PHOTO
“Nella mattinata di oggi un nostro segretario, appartenente alla categoria degli edili, la Fillea Cgil, è stato vittima di una vile aggressione fascista. Due uomini, a Sestri Ponente, l’hanno avvicinato mentre scendeva dalla macchina di servizio, sulla quale erano esposti i loghi dei referendum sul lavoro e cittadinanza, gridando ‘comunista di merda’, sputandogli addosso, facendo il saluto romano, avventandosi verso di lui che, pur riuscendo a difendersi e divincolarsi, allontanandosi dal posto sulla sua vettura, ha dovuto fare ricorso alle cure del pronto soccorso”. La denuncia arriva dalla Camera del Lavoro di Genova e dalla Cgil Liguria.
“Un fatto che riteniamo di una gravità inaudita e che ci riporta a un clima e a tempi che pensavamo ormai lontani – si legge nella nota del sindacato –Chiediamo alla Prefettura di Genova di essere ascoltati e di convocare una riunione del Comitato ordine sicurezza perché vogliamo che nella nostra città, come nel paese, violenze di ogni tipo non si ripetano più e che i principi democratici e costituzionali, figli della Liberazione, di cui quest’anno celebriamo gli 80 anni, continuino a garantire la sicurezza di chi rappresenta i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come di tutti quelli che esprimono democraticamente le proprie rivendicazioni”.
Stasera alle 17 in Piazza Baracca a Sestri Ponente la Camera del Lavoro e la Cgil regionale hanno convocato “un presidio democratico al quale invitiamo lavoratrici e lavoratori e tutta la cittadinanza”.
Igor Magni, Cgil Genova: “Clima terribile”
“Il clima a Genova è terribile. Non ce lo aspettavamo un fatto di questo genere, in città non c’era mai stata un’aggressione di questo tipo. E la dice lunga sul clima nel Paese e su quel che stanno suscitando i nostri referendum democratici tra coloro che la democrazia non sanno neanche cos’è”. Ai microfoni di Collettiva il commento del segretario generale della Cgil di Genova, Igor Magni.
Federico Pezzoli, Fillea Cgil Genova e Liguria: “Non ci faremo intimidire”
“Non ci faremo intimidire”. Lo dice come prima cosa, voce ferma e analisi lucida, il segretario generale della Fillea Cgil Genova e Liguria, Federico Pezzoli, che questa mattina ha accompagnato la vittima dell’aggressione al pronto soccorso. “Denunciamo questa aggressione, un fatto inquietante, all’opinione pubblica. È un atto squadrista, premeditato. Hanno seguito il nostro compagno alle 7 e mezza di mattina e gli hanno teso un agguato”.
“Non avrei mai pensato di trovarmi a commentare una cosa del genere. A Genova – mi viene in mente l’assassinio di Guido Rossa – abbiamo già dato. E per questo alziamo il livello di guardia e oggi saremo in presidio in piazza Baracca a Sestri Ponente, cuore operaio della città. Andiamo avanti a testa alta, la matrice di questa aggressione è chiara anche se non ne conosciamo i mandanti. Ma non è stata certo una lite stradale, era una cosa mirata di fronte alla quale non arretriamo di un millimetro”.
“Il compagno – ha proseguito Pezzoli – è stato medicato al pronto soccorso, adesso sta sporgendo denuncia contro ignoti. Per fortuna è riuscito a divincolarsi e difendersi. Ringraziamo tutta la solidarietà ricevuta in queste ore. La Fillea tutta si stringe intorno a lui, da quella cittadina a quella nazionale. La Camera del Lavoro. Maurizio Landini lo ha chiamato. Fa davvero piacere sentire la vicinanza del nostro sindacato e della società civile”.
Cgil nazionale: non ci faremo intimidire
Dura condanna anche dalla Cgil nazionale per la "grave aggressione di stampo fascista avvenuta questa mattina a Sestri Ponente”. La Cgil “non si farà intimidire da atti vili che ci riportano ad un clima squadrista, occorre fare chiarezza e per questo chiederemo un incontro al ministro dell'Interno. Esprimiamo solidarietà al compagno, alla Camera del Lavoro di Genova e alla Cgil Liguria, che stasera terranno un presidio democratico in Piazza Baracca a Sestri Ponente".
E ancora: “Violenze di questo tipo non sono tollerabili, tanto più in una città medaglia d'oro della Resistenza a pochi giorni dall'ottantesimo anniversario della Liberazione".
"Ci uniamo alla richiesta della Cgil di Genova e della Cgil ligure, la Prefettura convochi una riunione del Comitato ordine e sicurezza, e il ministro Piantedosi ci incontri: chi rappresenta le lavoratrici e i lavoratori deve essere garantito e tutelato. Non permetteremo che la feccia fascista mini i diritti nostri e dei cittadini, in nessun territorio del Paese", termina la nota.
Di Franco, Fillea: democrazia debole
“Un vero e proprio blitz fascista con tanto di sputi e botte. Quando si determinano atti intimidatori di questo tipo, vuol dire che la democrazia vive un momento di pericolosa debolezza. L’aggressione di questa mattina al segretario della Fillea Cgil di Genova rappresenta un’inaccettabile vergogna civile, frutto di un clima di strisciante violenza, dove vengono messi continuamente a repentaglio i principi democratici e costituzionali, figli della Liberazione, di cui quest’anno celebriamo gli 80 anni. In questo clima viene meno la sicurezza di chi rappresenta i diritti delle lavoratrici e dei lavoratori come di tutti quelli che esprimono democraticamente le proprie rivendicazioni”. Così il segretario generale della Fillea Cgil Antonio Di Franco.
Che aggiunge: “Siamo vicini al nostro segretario e insieme alla Fillea Cgil Liguria, Cgil Liguria, Cgil nazionale chiediamo alla Prefettura di Genova di essere ascoltati e di convocare quanto prima una riunione del Comitato ordine
sicurezza. Le azioni violente e di connotazione squadrista sono in costante aumento e spesso vengono sottaciute. Un momento delicato nel quale, visto lo scenario internazionale, va tenuta alta l’attenzione e la tensione democratica. Ci auguriamo che siano individuati quanto prima i colpevoli di questo ignobile gesto”.