"Da regionalista convinto dico che l’autonomia differenziata è uno stravolgimento dei principi pensati e voluti dal nostro costituente, che aveva controbilanciato i poteri concessi ai territori con una cornice valoriale utile a mantenere l’unità e l’indivisibilità della Repubblica”. Secondo il professor Carlo Calvieri, docente di Diritto pubblico all’Università degli Studi di Perugia, tra i massimi esperti di regionalismo, l’autonomia differenziata introdurrà "nuove asimmetrie di potere" che mineranno i principi cardine della Costituzione, a partire da quello di "uguaglianza nel godimento dei diritti sociali".
Se ne è discusso a Perugia nell’iniziativa organizzata dalla Cgil regionale dell’Umbria “L’autonomia differenziata divide il Paese” alla quale hanno partecipato Maria Rita Paggio, segretaria generale della Cgil dell’Umbria, Mauro Volpi, costituzionalista, Rosy Bindi, presidente dell’associazione Salute diritto fondamentale e già ministra della Sanità, Christian Ferrari, segretario confederale della Cgil nazionale, e appunto il professor Calvieri.