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“Nessuno del governo parla di investimenti nel Sud. Nessuno parla di come la partecipazione pubblica nazionale ha sempre dimenticato e abbandonato il Mezzogiorno sulle politiche industriali per lo sviluppo e il lavoro”. A dirlo è il segretario generale Cgil Calabria Angelo Sposato: “Il tema per la nostra regione non sono gli investimenti e il lavoro, ma come non si disturba il manovratore a Roma”.
Sposato rileva che alla Calabria “non serve un lifting per cambiare la narrazione, serve una ricostruzione a partire dalla sua forma istituzionale. Se si vuole fare seriamente un nuovo regionalismo si cambi con coraggio l'assetto istituzionale, altro che battuta in ritirata”.
Per l’esponente sindacale “servono riforme vere, non riformette. La posizione della Regione, che ha consegnato le chiavi della Calabria a Calderoli, inficia la vertenza Calabria, faticosamente costruita nei mesi passati”.
Il segretario Cgil così conclude: “Il governo nazionale, a oggi, non ha sbloccato le assunzioni nella sanità e nella pubblica amministrazione al punto che si è arrivati ai medici cubani. Molto presto il presidente si accorgerà che c'è un'altra Calabria che non la pensa come lui”.