Il Superbonus del 110 per cento è davvero un’occasione irripetibile. È stato detto, scritto, ripetuto in tante sedi, in tutti i modi. Ma se non viene usato come dovrebbe, se non viene sfruttato in modo massiccio, se non viene messo a sistema, rischia di diventare un’occasione persa. È per questo che la Cgil e i Caaf hanno deciso di promuoverlo, per renderlo più semplice, accessibile, alla portata se non di tutti, almeno di molti. “Con il Superbonus si possono realizzare azioni che contrastano il cambiamento climatico e interventi antisismici che aiutano a mettere in sicurezza le abitazioni, in un Paese con un patrimonio vetusto che necessita di ristrutturazioni - spiega Laura Mariani, responsabile politiche abitative Cgil -. Inoltre le opere che si possono realizzare sono in grado di incidere sul sostegno ai redditi e consentono di accedere all’abbattimento delle barriere architettoniche”.
Tutti validi motivi per avviare una campagna di informazione, comunciazione e supporto rivolta ai cittadini che non sono a conoscenza delle offerte e che magari non sanno come muoversi in un mercato selvaggio. Queste misure, che mettono a disposizione risorse pubbliche, non sono infatti rivolte solo ai condomini, che si servono di professionisti capaci di leggere e interpretare le norme, ma anche ai singoli cittadini. “Inoltre, poiché si tratta di interventi che consentiranno l’apertura di cantieri, è importante che il lavoro sia garantito, che le imprese impegnate agiscano nella legalità e nella sicurezza” aggiunge Mariani.
C’è poi da considerare un altro aspetto. Al nostro Paese manca la strategia di ristrutturazione a lungo termine, che pianifichi l’azzeramento delle emissioni al 2050 da parte del settore residenziale, strategie che dovrebbe prevedere tappe intermedie. “Questa politica del Superbonus che noi sosteniamo è uno strumento forte per raggiungere questi obiettivi – afferma Simona Fabiani, responsabile ambiente e territorio della Cgil -. Però deve funzionare. Stanno emergendo grandissime difficoltà ed è per questo che la confederazione sta facendo questa grande compagna di informazione con i Caaf. La parte dell’efficienza energetica è importantissima per la lotta al cambiamento climatico, il nostro Paese non è allineato agli obiettivi che ci siamo dati a livello europeo. E anche per gli investimenti che sono stimati dal Pniec, il Piano nazionale energia e clima, 1.194 miliardi di euro fino al 2030, non sono stati individuati. Il Superbonus va nella direzione giusta, però è necessario che diventi strutturale in modo che consenta il rinnovamento degli edifici fino al 2050”.
Da non sottovalutare poi un altro elemento: efficientare gli alloggi, gli edifici, significa anche combattere la povertà energetica e creare lavoro. Quindi aiutare le famiglie più bisognose (si stima che siano l’8,6 per cento i nuclei familiari in povertà energetica) e compensare la perdita di occupazione che ci sarà con la decarbonizzazione in altri settori. E il sistema dei Caaf garantisce che siano rispettati obblighi del committente, che ci sia la sicurezza del lavoro, le tutele, i diritti.