Dopo la “Rivoluzione dei Gelsomini”, la Tunisia è stata considerata un modello di transizione democratica, ma il Paese non ha mai raggiunto una stabilità economica duratura. L’inflazione (9% a settembre 2023, 13,9% nel settore alimentare) e l’aumento della povertà (20% nel 2022) hanno peggiorato le condizioni di vita.

La disoccupazione (16,2% a fine 2023) e il lavoro informale, che secondo un rapporto Ocse 2022 ha subito una drastica riduzione del reddito, restano problematiche strutturali irrisolte. Dal 2022 il presidente Kaïs Saïed ha progressivamente accentuato una gestione autoritaria del potere, reprimendo opposizioni politiche, società civile e sindacati e azzerando il dialogo sociale. Parallelamente, la gestione dei flussi migratori si è fatta più repressiva, con deportazioni forzate ai confini.

È in questo contesto che si inserisce il progetto MigraMed, cofinanziato dalla Regione Emilia Romagna e realizzato da Nexus in partenariato con Cgil Modena e Ugtt, che affronta il complesso e sfaccettato fenomeno della migrazione circolare con l’obiettivo di promuovere la valorizzazione del ruolo dei migranti nella crescita sociale, economica e culturale dei Paesi di origine e destinazione, facendosi promotore della mobilizzazione di attori strategici quali sindacati e associazionismo.

Per realizzare questo obiettivo, il progetto intende aumentare le opportunità di inclusione socio-economica delle persone migranti sul territorio tunisino tramite una serie di azioni, quali formazione e sviluppo di capacità del sindacato e delle Osc, offerta di servizi per rispondere alle vulnerabilità delle persone migranti e attività di advocacy. Il rafforzamento dei servizi per l’inclusione socio-economica dei migranti è realizzato grazie alla ricerca “Mercato del lavoro, formazione professionale e migrazione per migranti e giovani tunisini e tunisine”, ai seminari di formazione rivolti all’Ugtt e all’allestimento di due nuovi Espaces Migrantes a Siliana e Tataouine.

Il progetto, co-finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, è realizzato da Nexus Er Ets in partenariato con Cgil Modena e Ugtt, principale centrale sindacale tunisina, ed in collaborazione con Cospe. Cospe, in qualità di co-proponente, contribuisce alla promozione dei Diritti economici e sociali (Des) per migranti e giovani.

Nell’ambito del progetto, è stato realizzato lo studio “Mercato del lavoro, formazione professionale e migrazione per migranti e giovani tunisini e tunisine”, finalizzato alla ricerca su come potenziare la relazione tra mercato del lavoro e le opportunità di formazione e occupabilità professionale per migranti e giovani tunisini/e, considerando un eventuale ritorno volontario o un’inclusione socio-economica nell’ottica della migrazione circolare.

La ricerca ha come obiettivi la ricostruzione del quadro sociale, giuridico, statistico e territoriale del fenomeno migratorio in Tunisia e del settore della formazione professionale con una particolare attenzione ai giovani e al ruolo e all’esperienza dell’Ugtt in questo ambito. Sulla base dei risultati di ricerca, sono state formulate diverse raccomandazioni: in materia di formazione e occupazione è fondamentale il rafforzamento della formazione professionale con competenze trasferibili e orientate alle catene del valore strategiche; la governance della migrazione deve essere più coordinata con le politiche economiche e sociali, garantendo servizi di informazione, orientamento e protezione per i migranti; circa il ruolo dell’Ugtt, rafforzare la promozione di lavoro dignitoso, nazionale e interazionale, e dei partenariati con confederazioni sindacali, sviluppare politiche pubbliche integrate attraverso dialogo sociale inclusivo, advocacy, sostegno dei lavoratori e lavoratrici giovani e migranti.

Per raggiungere questi risultati, il progetto MigraMed ha promosso diverse iniziative volte al rafforzamento delle capacità sindacali nell'affrontare la mobilità umana e alla diffusione dei risultati di ricerca. Tra queste, il 26 novembre 2024 è stata presentata la ricerca per rafforzare le capacità sindacali di intervento positivo sulle condizioni della mobilità umana, e per poter attivare azioni di dialogo sociale e partecipativo che possano condurre ad un clima più favorevole ed inclusivo per le persone migranti in Tunisia.

Successivamente il 27 e 28 novembre è stata realizzata una due giorni di formazione per i sindacalisti che si occupano di migrazione (sia a livello di Spazi Migranti, ma anche di strutture regionali e nazionali Ugtt) per definire una mappa dei servizi degli Espaces migrant.e.s dell’Ugtt. La formazione ha coinvolto circa 40 tra dirigenti sindacali ed operatori degli Espaces migrants. Le giornate hanno permesso al gruppo di scambiarsi esperienze sia sulla situazione più generale che su quella dei migranti in Tunisia e sulle tendenze all’emigrazione osservate sui territori. Erano presenti tutti gli operatori ed i dirigenti delle regioni di: Tunisi, Sfax, Sousse, Medenine, Jendouba, Manouba, Nabeuil, Ariana, Ben Arous, Siliana e Tatatouine.

Le attività più importanti degli sportelli sono: accoglienza ed orientamento su pratiche per documenti e accesso ai servizi socio-sanitari, sensibilizzazione su diritti e doveri. Tutto viene svolto in rete con altre Osc dei territori. La maggior parte degli utenti sono migranti irregolari (80%) che lavorano nel privato. La maggior concentrazione di migranti si rileva a Sfax, che è un centro economico molto importante (e da cui si parte), e poi nel resto delle città costiere (per il turismo) e nelle regioni agricole.

I problemi maggiormente rilevati a livello macro sono insufficienza del quadro legislativo ed assenza di statistiche. Relativamente agli Espaces, permangono alcune carenze a livello di standardizzazione dei servizi e scarsità di mezzi logistici. Anche i servizi per i minori non sono all’altezza (fenomeno in aumento di bambini di strada).

Durante la formazione sono stati realizzati due interventi formativi da parte di Mabel Grossi, Apei Cgil e ed Elisa Nobler del Cls di Cgil Modena. Gli interventi sulla sindacalizzazione dei lavoratori e lavoratrici migranti e sui servizi e metodologie dei Centri lavoratori stranieri hanno sortito moltissimo interesse, in quanto attività strutturate e ben inserite nella strategia di Cgil perché nessuno e nessuna resti indietro o fuori dai diritti.

Maggiori informazioni sul progetto MigraMed si trovano qui: https://www.nexusemiliaromagna.org/migramed-migrazioni-e-diritti-in-tunisia

Sabina Breveglieri, Nexus Emilia Romagna