Dopo l'abbattimento del regime di Assad in Siria, l'Italia sospende le richieste d’asilo dei cittadini siriani. Prima del nostro Paese hanno fatto la stessa cosa Germania e Austria, alle quali si sono poi accodate Grecia, Belgio, Svezia e Danimarca.

Una decisione che ha sollevato un coro di proteste dal mondo dell'associazionismo e non solamente, a fronte soprattutto dell'evidenza che il popolo siriano non si sa ancora se abbia davanti a se un futuro certo di democrazia. 

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricordato nel suo intervento alla XVII edizione degli Stati generali della diplomazia alla Farnesina ha ricordato che ci sono "principi definiti dalla Costituzione, agli articoli 10 e 11" e tra questi il "diritto di asilo per lo straniero cui venga impedito nel suo Paese l'esercito delle libertà democratiche". 

Gianfranco Schiavone, consigliere di Asgi, l’Associazione per gli studi giuridici sull'immigrazione, chiarisce i motivi che portano a definire tale decisione del governo inopportuna e propagandistica.