Con l’iniziativa #FridaysForFuture venerdì 15 marzo i ragazzi di tutto il mondo saranno in piazza per far sentire la propria voce, soprattutto rivolta ai capi di Stato e di governo a cui chiedono impegni concreti contro i cambiamenti climatici. A unirli è il messaggio rivolto ai leader mondiali: “State mettendo in gioco il nostro futuro con la vostra inattività”. Cgil, Cisl e Uil di Bergamo, insieme alle categorie Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola, sostengono la protesta degli studenti e appoggiano il loro appello. "Sosteniamo la protesta pacifica dei ragazzi delle scuole di tutto il mondo contro le politiche economiche e industriali che hanno avvelenato il pianeta, hanno generato centinaia di milioni di nuovi poveri che soffrono per mancanza di cibo, inaridimento dei terreni, assenza di acqua", spiegano in una nota: "Greta ci convince che il destino dell'istruzione, nel suo stesso significato di conoscere, sapere, e quello di intere generazioni sono connessi con il destino del pianeta Terra, col suo ecosistema, e coi danni prodotti da un modello di sviluppo basato sul profitto a tutti i costi e non più sostenibile. Anche a Bergamo gli studenti studiano, discutono e si mobilitano, in questi tempi difficili per l’economia, per la politica e anche per la coesione sociale. Cultura, competenze e studio stanno lasciando il posto a una sorta di imbarbarimento della società, ad un ritorno al passato, all’intolleranza e alla paura del diverso".
"La pensiamo come il presidente di Confindustria di Bergamo rispetto all’attività del governo del nostro paese: se si parla solo di immigrazione e di legittima difesa, gli altri temi importanti, dalla scuola allo sviluppo, dai processi alle dinamiche economiche per migliorare la qualità della vita passano in secondo ordine", continuano i sindacati bergamaschi: "Così è stato per il tema dell’ambiente, della sua tutela e della sua conservazione e manutenzione: l’ambiente è la più grande ‘infrastruttura’ a nostra disposizione. Lo sanno bene le imprese, che hanno sviluppato una nuova mentalità che concepisce l’economia circolare come economia vincente, lo sanno bene le istituzioni locali e il mondo del lavoro che intuiscono negli investimenti per la manutenzione del territorio una occasione di sicurezza, di sviluppo e di rilancio economico e sociale. Aderire quindi all’appello lanciato dagli studenti, dalla sedicenne Greta, per la salvaguardia dell’ambiente e per affrontare prima che sia troppo tardi la questione dei cambiamenti climatici è parsa a livello nazionale ma anche qui da noi, a Bergamo, un’ottima idea. Abbiamo il dovere di ascoltare i giovani studenti, perché loro sono i veri e legittimi custodi delle risorse della Terra".