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L’intesa è già stata sperimentata dalla Cgil su altri confini italiani con organizzazioni sindacali di orientamento progressista. Ora il patto si rinnova anche a Malta. Si tratta di un accordo volto al mutuo riconoscimento degli affiliati delle due organizzazioni a cui è così garantita assistenza, tanto nel Paese di lavoro quanto in quello di provenienza, in termini di tutela sindacale collettiva nei luoghi di lavoro, di servizi e tutele individuali in una logica di reciprocità.
L’accordo sottoscritto con Gwu a cui ha aderito, oltre al dipartimento internazionale del sindacato di Corso d'Italia, la Cgil regionale della Sicilia in ragione della prevalente provenienza dei cittadini italiani sull’isola, si focalizza oltreché sulla comunità italiana residente che conta oltre 10.000 lavoratori dipendenti di imprese locali nei più diversi settori di attività, sull’ingente numero di lavoratori transfrontalieri (frontalieri e distaccati transnazionali), che periodicamente attraversano la frontiera dall’Italia a Malta per prestare la propria opera di breve o di lunga durata. Inoltre, intende ampliare il campo della collaborazione tra le due organizzazioni nei campi della formazione sindacale e professionale, della comunicazione sui temi inerenti il lavoro italiano a Malta, della ricerca economica e sociale sul fenomeno del lavoro stanziale e migrante di corto raggio transfrontaliero.
Per Giuseppe Augurusa, responsabile frontalieri per la Cgil nazionale: “L’intesa, oltre a consolidare qui come altrove nelle aree di frontiera, il rapporto di collaborazione privilegiato tra organizzazioni sindacali affini in una logica di reciprocità, garantendo per questa via tanto la tutela di lavoratrici e lavoratori nel paese di lavoro quanto l’assistenza in quello d’origine, ci consentirà di lavorare da vicino sul fenomeno rappresentato dalla vasta comunità italiana presenta a Malta. Un esempio di migrazione di corto raggio tra le più significative del nostro paese articolato tra residenzialità, frontalierato e lavoro distaccato transnazionale che rappresenta un fondamentale mercato del lavoro di sbocco per le regioni del sud Italia”