Kherson, una città ucraina a soli tre chilometri dalla linea del fronte, vive una realtà difficile. "Il nostro ufficio è all'interno di un bunker per motivi di sicurezza", spiega Martina Martelloni di Intersos, descrivendo una città spettrale dove le strade sono quasi deserte, i negozi chiusi e molte finestre rotte o coperte per proteggersi dalle esplosioni.

Nei villaggi rurali circostanti, molti abitanti non hanno lasciato le loro case nonostante i rischi. Queste persone necessitano di supporto materiale, psicologico e legale. Spesso hanno perso documenti importanti a causa dei danni subiti.

In un villaggio di mille abitanti occupato dalle forze russe per sette mesi nel 2022, la ricostruzione è lenta. "Distribuiamo beni di prima necessità e organizziamo attività con i bambini, i più vulnerabili ai traumi del conflitto". In altri villaggi, l'assenza di elettricità costringe gli abitanti a riunirsi nei pochi centri comunitari ancora agibili, luoghi vitali per chi cerca assistenza e un momento di normalità in una quotidianità segnata dalla guerra.

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