“Decisioni che denotano un’estrema debolezza della governance economica e della volontà politica”. Così la vicesegretaria generale della Cgil Gianna Fracassi commenta quanto definito martedì 12 marzo dall’Ecofin in merito sia alla nuova lista nera dei paradisi fiscali sia al rinvio della web tax: “È grave che nella lista nera non siano stati inseriti Paesi come Panama, Hong Kong, Isole di Man, Guernsey e Jersey, che sottraggono ricchezza all'economia reale di tutto il mondo. Inoltre, tale debolezza è ancor più grave poiché non affronta il problema delle politiche di Paesi come Olanda, Irlanda, Lussemburgo, che determinano scorretti vantaggi competitivi, un danno ancor più pesante perché avviene all'interno di un'unione monetaria”.

Per Gianna Fracassi è altrettanto negativa la decisione di rimandare la web tax, soprattutto perché siamo convinti che sia urgente e necessaria una soluzione strutturale sovranazionale al fenomeno, che comprenda anche l'introduzione di basi imponibili comuni”. In conclusione, la vicesegretaria generale della Cgil ribadisce che “la lotta all'evasione fiscale e per la legalità necessita di soluzioni internazionali e comunitarie in primis, affinché le politiche fiscali dei singoli Paesi non vengano eluse attraverso una concorrenza fiscale che ormai si avvale di strumenti che non esitiamo a definire al limite della correttezza e della legalità”.