Dopo aver testimoniato il loro appoggio alla Cgil dal palco di Piazza del Popolo sabato scorso (8 ottobre), i rappresentanti dei sindacati europei e internazionali hanno aderito all'iniziativa promossa dalla confederazione guidata da Maurizio Landini: costruire una rete sindacale internazionale antifascista. Obiettivi e principi sono quelli espressi nel Manifesto discusso in occasione della tavola rotonda del 9 ottobre, mentre la Cgil apriva le sue porte: denunciare e contrastare l'allarmante rinascita di movimenti neofascisti e di estrema destra, perché la loro affermazione mette a rischio lavoro, diritti e democrazia.
Collettiva ha raccolto in un video alcune delle testimonianze più significative a partire da quella del direttore generale dell'Organizzazione internazionale del lavoro Gilbert F. Houngbo.
"È passato un anno dall'inaccettabile assalto alla sede della Cgil a Roma. Si è trattato di un vile attentato come gli altri atti intollerabili contro le sedi locali di Cgil, Cisl e Uil. Qualsiasi atto di violenza contro le sedi e le proprietà del sindacato è una grave minaccia per la democrazia"
"L’anno scorso quando la sede della Cgil è stata attaccata - gli fa eco Livia Spera, segretaria generale dell'Etf, la federazione europea che rappresenta i lavoratori del settore dei trasporti - c’erano due Paesi governati da partiti o alleanze di estrema destra, autocratiche, oggi ne abbiamo quattro, il doppio, e aspettiamo con parecchia preoccupazione le elezioni danesi tra qualche settimana. Ci sono segnali che in altri Paesi i movimenti di estrema destra stanno crescendo e naturalmente per il movimento sindacale la preoccupazione è grande".
Per Luca Visentini, segretario generale della Confederazione europea dei sindacati Etuc-Ces "È fondamentale che il sindacato prenda un’iniziativa di resistenza contro questo tipo di sviluppi. Dove c’è democrazia, c’è sindacato, dove non c’è il sindacato, dove il sindacato è sotto attacco la democrazia è a rischio. Quando le persone non si sentono al sicuro, si sentono attaccate, si sentono in difficoltà ovviamente rischiano di essere preda di facili populismi. È fondamentale che il sindacato svolga un ruolo di educazione, di comunicazione, di spiegazione di come i fenomeni debbano essere interpretati e soprattutto metta in campo delle iniziative concrete per proteggere le persone".
Dal Regno Unito Mariela Kohon, responsabile internazionale del Trade Union Congress segnala: "Qualche anno fa abbiamo pubblicato uno studio sull’internazionalizzazione dell’estrema destra perché sappiamo che l’estrema destra si sta organizzando a livello internazionale e una delle raccomandazioni era proprio di costruire una rete globale tra sindacati e alleanze ampie anche con la società civile. Per questo apprezziamo molto l’iniziativa della Cgil".
Secondo Estelle Ceulemans, segretaria generale dell'Abvv Belgio "Soltanto la solidarietà, la sensibilizzazione, l’informazione permetteranno di denunciare le pratiche di questi partiti che provano oggi di darsi un volto molto più presentabile e di far dimenticare il proprio passato brutale culminato negli eventi della Seconda guerra mondiale, ma che in effetti hanno sempre lo stesso dna: propongono soluzioni semplicistiche e antidemocratiche come quelle contrarie agli interessi delle donne e ai loro diritti".
Roberto Baradel, della Central de Trabajadores argentina ricorda che "È un’esperienza che abbiamo purtroppo già conosciuto, vissuto e attraversato. Sappiamo cosa vuol dire eliminare l’altro, non rispettare le differenze, non tenere conto delle diversità e non poterci realizzare collettivamente e individualmente come una società di uguali con pieni diritti e nel pieno esercizio dei diritti umani e della democrazia".
"La lotta al fascismo è nel dna del sindacato - conclude la vice segretaria generale della Confederazione europea dei sindacati Esther Lynch - e questo è vero in tutta Europa così come in tutto il mondo. La battaglia contro il fascismo appartiene a ogni lavoratore e a ogni organizzazione dei lavoratori, nazionale, e – importante – europea e internazionale. Perciò il manifesto presentato qui oggi è un piano d’azione, è la conferma dei nostri valori, e invia un messaggio forte a chiaro ai fascisti, ovunque essi siano: qui non c’è non alcun posto per voi".