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In Europa sta arrivando un forte aumento della disoccupazione, a causa della crisi per il Covid-19. La pandemia avrà un grave impatto sul mercato del lavoro: nella situazione drammatica generale l'Italia sarà particolarmente colpita. Sono state diffuse oggi (6 maggio) le previsioni economiche della Commissione europea per il periodo di primavera.
Si intravede un quadro a tinte fosche: per l'eurozona la disoccupazione salirà dal 7,5% del 2019 al 9,6% del 2020. Per l'anno prossimo, il 2021, il tasso dovrebbe leggermente scendere e attestarsi all'8,6%. Nella Ue invece il tasso di disoccupazione l'anno scorso si era attestato al 6,7%. Nel 2020 salirà al 9% per poi calare al 7,9% nel 2021.
In Italia lo scenario è molto preoccupante. "La pandemia di Covid-19 e le relative misure di contenimento sono destinate a spingere l'economia italiana in a profonda recessione", si legge nelle previsioni. Il Pil dovrebbe scendere quest'anno del 9,5%. Nella seconda metà del 2020 è previsto un "rimbalzo tecnico", così lo definisce la Commissione, per gli effetti delle misure del governo.
Miglioramenti sono attesi solo nel 2021. Il deficit e il debito pubblico costituiscono una fonte di ulteriore preoccupazione: quest'anno si attesteranno rispettivamente all'11,1% e al 158,9% del Pil , "per poi diminuire parzialmente l'anno prossimo", passando al 5,6% e al 153,6%.
I problemi naturalmente riguardano tutti i Paesi. La Francia dovrebbe registrare una caduta del Pil del 8,2% nel 2020, prima di ottenere un rimbalzo del 7,4% nel 2021. In Germania viene stimata una contrazione del Pil del 6,5% nel 2020, prima di tornare a una crescita del 5,9% nel 2021. Per la Spagna quest'anno è atteso un calo del Pil del 9,4% (E.D.N.).