Esther Lynch, segretaria generale della Etuc-Ces, la Confederazione europea dei sindacati è intervenuta nella sede nazionale della Cgil per affrontare il tema delle politiche di austerità nell’Unione Europea. Ecco quanto ha dichiarato ai microfoni di Collettiva.
“L’errore più grande commesso in questo momento dai governi di tutta Europa – sottolinea Lynch – è quello di mettere in atto misure di austerità adottando una serie di pessime regole fiscali. Abbiamo bisogno di investimenti per posti di lavoro di qualità, di una giusta transizione, sia essa la transizione verde o digitale”.
“Ogni euro destinato agli investimenti – prosegue – rappresenta un vantaggio per l’economia. Ogni euro tolto con l’austerità è un segno meno. Un segno meno per i lavoratori, per le abitazioni, per gli ospedali, per le strade. Tutto ciò da cui dipendiamo per la nostra competitività necessita di investimenti, non di misure di austerità che sottraggano risorse all’economia. Ogni euro prelevato attraverso le misure di austerità è un altro voto per l'estrema destra, perché i lavoratori sono i più colpiti dalle misure di austerità. Le subiscono perché così non possono ottenere aiuti, un posto per farsi curare in ospedale, ne sono colpiti perché non riescono ad avere una casa”.
“Bisogna essere onesti – dichiara – e dire che si tratta di mancanza di investimenti. Invece, quello che dicono è che è colpa di qualche altro lavoratore che non ti somiglia. Qualcuno che arriva da qualche altra parte del mondo. Gettando la colpa su di loro. Questa è un'analisi del problema molto disonesta. E, peggio ancora, ci paralizza rispetto alla ricerca di soluzioni reali. E le vere soluzioni – conclude – sono gli investimenti, non l’austerità”.