A Monaco di Baviera un’auto piomba sulla folla durante una manifestazione sindacale ferendo almeno 28 feriti e tra loro c’è anche un bimbo in fin di vita. L’attentato, per il quale è stato fermato un richiedente asilo afgano, arriva a pochi giorni dalle elezioni politiche in Germania, minacciate dall’avanzata dell’estrema destra, della Afd, e alla vigilia della la Conferenza sulla sicurezza. Ancora una volta in Europa i temi di immigrazione e sicurezza vengono intrecciati in modo strumentale per agire sull’opinione e la percezione pubbliche e quindi sul voto dei cittadini. La direttrice responsabile dell’Inca di Monaco, Lara Galli, dalla città dell’attentato (il terzo in tre mesi in Germania) fa un quadro della situazione nella città tedesca e nel resto del Paese, spiega in che misura quanto accaduto potrà influire sul voto (per corrispondenza ha già avuto inizio) e le reazioni di lavoratori e migranti in una situazione economica e sociale di crisi. 

Il messaggio di Landini ai sindacati tedeschi

“Quanto avvenuto oggi a Monaco di Baviera durante una manifestazione di lavoratrici e di lavoratori del sindacato tedesco Ver.di. è molto grave”. Lo afferma il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini. “Abbiamo appreso la triste notizia mentre era in corso a Bologna l'assemblea delle delegate e dei delegati della Cgil per il lancio della campagna referendaria”, aggiunge il leader della Cgil. “Subito abbiamo scritto al sindacato Ver.di. e alla Dgb per esprimere vicinanza e cordoglio alle famiglie delle vittime, dei feriti e al movimento sindacale tedesco tutto”, conclude Landini