“Abbiamo chiesto di fare un intervento progressivo di tassazione strutturale, le risorse vanno messe su sanità, scuola e per superare la precarietà. Il rischio sono 7 anni di austerità ma noi non staremo a guardare”. Così il segretario generale della Cgil Maurizio Landini, al termine dell’incontro, durato oltre due ore, a Palazzo Chigi tra governo e sindacati per discutere del piano strutturale di bilancio e della prossima Manovra economica. Presenti per il governo il ministro dell'Economia e delle Finanze, Giancarlo Giorgetti e il sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio dei ministri, Alfredo Mantovano.

“Un progetto di crescita del nostro Paese – ha detto Landini – significa cambiare il modello di sviluppo e di lavoro che si è affermato in questi anni, non abbiamo avuto una risposta quindi il rischio che abbiamo davanti è che avremo 7 anni di politiche di austerità, di sacrifici e di tagli”.

Il Piano, che verrà presentato venerdì al Parlamento, rispetterà la cornice definita dall’Europa, secondo quanto esposto dai rappresentati dell’Esecutivo che chiederà di ragionare su 7 anni agendo soprattutto sul lato del taglio della spesa e molto meno dal lato delle entrate per questo, ha ribadito Landini: “Abbiamo detto che non siamo d’accordo” perché “c’è bisogno di investire”.

“Abbiamo chiesto al governo – ha aggiunto – di bloccare l’autonomia differenziata e il decreto sicurezza perché la vera sicurezza non è impedire alle persone di dire quello che pensano, la vera sicurezza è colpire gli evasori fiscali, dare uno stipendio dignitoso e smettere che le persone siano precarie e senza futuro”.