La creazione di un grande polo di produzione di compressori salverebbe il posto di lavoro dei 400 dipendenti dell'azienda di Riva di Chieri e dei 300 della Acc. Ma il ministro dello Sviluppo Economico chiude ogni porta e lo fa rilasciando dichiarazioni ai giornalisti. Dura la reazione di Tibaldi (Fiom) e Spera (Cgil): "Se il Governo ha cambiato idea chiediamo di discuterne al tavolo ministeriale e non tramite i comunicati stampa"
Beffa per la fabbrica piemontese e per l'altro stabilimento a Mel in Veneto, che sull'idea di un grande polo di produzione di compressori per frigorifero avevano riposto le speranze di rinascita e garanzia per 700 lavoratori ormai sull'orlo del baratro. "Siamo alla commedia se non alla farsa! Spettacolo deprimente sulla pelle dei lavoratori!", il commento di Stefano Bona, segretario Fiom di Belluno
Da Riva di Chieri (Torino) a Mel (Belluno), esplode la rabbia contro l'atteggiamento del ministro Giorgetti che di fatto si sfila. Nel dl Sostegni non ci sarà l'emendamento che serviva alla nascita di Italcomp, unica prospettiva per i dipendenti di Embraco (già di fatto licenziati) e per quelli di Acc