La campagna di esistenza in vita è una procedura periodica adottata da vari enti pensionistici per verificare che i beneficiari delle pensioni siano ancora in vita. Ogni anno l’Inps, per il pagamento delle pensioni, chiede ai pensionati italiani residenti all’estero di provare la loro esistenza in vita attraverso la cosiddetta certificazione di esistenza in vita, un’attestazione recante oltre alla firma del pensionato anche quella di un operatore di patronato laddove abilitato, di un funzionario di un ufficio consolare o di un’autorità locale abilitata. Tutta la documentazione deve essere spedita a Citibank, la banca che esegue i pagamenti esteri per conto dell’Inps e che effettua, annualmente, l’accertamento dell’esistenza in vita dei pensionati che ricevono il pagamento delle pensioni al di fuori del territorio nazionale.

Una campagna in due fasi

La campagna si divide in due fasi: una prima fase che va da marzo a luglio 2024. Riguarda i pensionati residenti in America, Asia, Estremo Oriente, paesi scandinavi, stati dell’Est Europa e paesi limitrofi.

Importante sapere che siamo a un mese dal termine ultimo fissato per la restituzione dei moduli che accertano l’esistenza in vita. Citibank ha inviato i moduli ai pensionati a partire dal 20 marzo scorso e questi dovranno essere restituiti compilati e firmati entro e non oltre il 18 luglio 2024

La seconda fase si svolgerà da settembre 2024 a gennaio 2025 che riguarderà i pensionati residenti in Europa, Africa e Oceania. In questo caso i moduli saranno inviati a partire dal 20 settembre 2024 e la scadenza per riconsegnarli compilati e firmati è il 18 gennaio 2025.

le conseguenze in caso di mancata presentazione dei moduli

Ci sono delle conseguenze in caso di mancata presentazione dei moduli. Se il beneficiario non presenta la documentazione entro i termini stabiliti, i pagamenti delle pensioni possono essere sospesi fino a quando la verifica non è completata.

Pensionati esclusi da questo accertamento

Ci sono anche pensionati che sono esclusi da questo controllo. Ad esempio i pensionati che risiedono in paesi in cui operano istituti previdenziali con cui l’Inps ha stipulato accordi di collaborazione per lo scambio di informazioni, quali ad esempio le istituzioni previdenziali tedesche e svizzere, solo per citarne due.

Modalità diverse di provare l’esistenza in vita

Ci sono diverse modalità per fornire la prova di esistenza in vita: l’invio in modalità cartacea, il portale web della banca o la possibilità di riscuotere personalmente la pensione tramite gli uffici della Western Union.

Per essere assistiti nel migliore dei modi c’è l’Inca Cgil

“Come patronato Inca Cgil – ci ha detto Valeria Ferrazzo, presidente di Itaca – grazie alla presenza capillare in 26 paesi, riusciamo a garantire un’efficace azione di tutela in favore dei nostri connazionali in tutto il mondo. Quindi dove c’è un’esigenza di assistenza e di aiuto negli adempimenti verso gli enti previdenziali e assistenziali, l’Inca all’estero riesce ad assicurare in modo corretto i tanti obblighi che i pensionati hanno nei confronti degli enti erogatori delle prestazioni. Ci sono moltissimi operatori dell’Inca nei vari uffici nel mondo come ad esempio Australia, Canada, Stati Uniti e Regno Unito, che rivestono la carica dei cosiddetti ‘testimoni accettabili’, che permette loro di attestare direttamente l’esistenza in vita dei pensionati che si presentano presso le nostre sedi, facilitando così e garantendo ancora di più gli adempimenti dei nostri assistiti nel rapporto con gli istituti previdenziali”.