"La tragedia è annunciata”. È durissimo il commento della Fp Cgil di Bologna sulla situazione all’interno del carcere minorile del Pratello.  La situazione in cui si ritrova a lavorare il personale infermieristico dell'Ausl all'interno dell’istituto “è assolutamente priva di ogni principio di sicurezza – denunciano Marco Pasquini, segretario generale della Fp Cgil e Gaetano Alessi responsabile del comparto sanità di Bologna –. Abbiamo incontrato le lavoratrici e i lavoratori e la situazione descritta non è degna di un Paese civile”, continuano i rappresentati della Fp Cgil.

A fronte del quasi raddoppio dei detenuti, come più volte denunciato dal sindacato, “sia il personale infermieristico sia quello penitenziario è rimasto immutato se non diminuito e gli operatori sono in balia di situazioni che non dovrebbero accadere in nessun luogo di lavoro”.

Minacce, insulti, tentativi di furto dei farmaci sono all'ordine del giorno. Non solo, continuano, “le strutture del carcere sono assolutamente insicure, spesso sporche, senza via di fuga in caso di sommosse. Al pomeriggio manca la figura medica e gli infermieri devono sforare di continuo il proprio orario di lavoro semplicemente nel tentativo di somministrare le terapie”.

E anche “il numero di agenti è assolutamente insufficiente a garantire la giusta sicurezza loro, del personale sanitario e della popolazione carceraria”.

La “tragedia annunciata”, del resto, è stata annunciata, continua la nota, “dall'aggressione a due agenti della polizia penitenziaria di pochi giorni fa, oltre a quelle avvenute nei mesi scorsi come più volte abbiamo denunciato, inascoltati”.

Come organizzazione sindacale "chiediamo per l'ennesima volta all'Ausl, alla Amministrazione penitenziaria e a tutte le istituzioni del territorio, ognuno per le proprie competenze, un intervento immediato, sia per la struttura del Pratello, sia per la Dozza dove gli operatori sanitari continuano a lavorare perennemente sotto organico”.

"Che ognuno si assuma le proprie responsabilità – concludono i sindacalisti – noi continueremo a mettere in atto tutte le azioni sindacali necessarie, di denuncia e di mobilitazione”.