Mentre aumenta il numero dei rifugiati e la questione immigrazione diventa sempre più complessa, in Italia come in Europa viene eroso il diritto d’asilo. La denuncia arriva dal Rapporto annuale 2023 sull’immigrazione e i richiedenti asilo del Centro Astalli: l'automatico rinnovo del Memorandum con la Libia, i respingimenti alla frontiera terrestre orientale, i ritardi delle questure sulle procedure, lo stallo delle politiche di accoglienza e integrazione sono alcuni degli elementi che confermano come proseguono le restrizioni e la difesa dei confini.
Nell'esperienza della sede italiana del Jesuit Refugee Service è sembrato inoltre in diverse occasioni che ci fossero due percorsi paralleli: “Per i rifugiati di serie A e per quelli di serie B – afferma il presidente, padre Camillo Ripamonti -. La protezione temporanea concessa ai cittadini ucraini, la possibilità di accedere da subito al mondo del lavoro, l'opportunità di ricevere direttamente contributi economici e un sistema di accoglienza che ha risposto tempestivamente ai bisogni delle persone, sono state misure importanti che avrebbero potuto essere capitalizzate. Invece i primi passi di questo governo, dopo l'ennesimo braccio di ferro compiuto mentre i migranti erano sulle imbarcazioni in attesa di un porto sicuro, si sono concentrati su una stretta alle Ong che si dedicano al salvataggio in mare".