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È andato bene, secondo la Cgil, il Consiglio territoriale sull'immigrazione convocato dal prefetto di Reggio Calabria Mariani per oggi (11 gennaio). All'incontro hanno partecipato, oltre a Cgil, Cisl e Uil, anche l'associazionismo locale, la Regione Calabria e la Città metropolitana.
Arriva 10 giorni dopo l'ennesimo incendio scoppiato nella Tendopoli di San Ferdinando, con l'obiettivo di delineare azioni comuni per l'attivazione di un “tavolo permanente” per il monitoraggio del fenomeno del caporalato nella Piana di Gioia Tauro. Il Consiglio, però, ha anche dato più di una risposta alle domande che nei giorni scorsi sulla questione migranti Cgil e Flai avevano avanzato al Prefetto Mariani.
“Il prefetto ha accolto la nostra richiesta di agire subito per mettere in sicurezza i migranti presenti sul territorio e affrontare il problema alloggiativo – spiega Celeste Logiacco, segretaria della camera del lavoro della Piana -. Ci ha quindi comunicato che sono previsti interventi a breve, medio e lungo termine”.
In sostanza, si prevedono due percorsi paralleli. Uno rivolto ai lavoratori stagionali attraverso delle foresterie composte da moduli abitativi, un altro con soluzioni permanenti per tutti coloro che hanno deciso di restare sul territorio. “Era una delle nostre richieste, che è stata accolta – continua Logiacco –. Così come è stata accolta anche la proposta di più ampio respiro e più a lungo termine, che prevede un piano-casa per un'accoglienza diffusa all'interno dei vari comuni della Piana”.In quest'ottica potrebbe essere messo in campo anche l'utilizzo di beni confiscati, “anche se, a detta della Prefettura, potrebbe portare risultati non immediati, visti i tempi lunghi delle procedure e dei lavori necessari.”
Altri interventi riguarderanno poi il trasporto pubblico per garantire mobilità per tutti i cittadini del territorio, migranti e non, ma anche continuità nell'azione di contrasto e prevenzione del caporalato e nel piano di vaccinazione dei migranti. La vice presidente della giunta regionale Giuseppina Princi ha dato la massima disponibilità della Regione a risolvere “un problema sociale atavico che ha avuto conseguenze non indifferenti”.
“Ovviamente, ci aspettiamo concretezza questa volta” ha concluso Logiacco. Anche perché oggi ci sono dei finanziamenti, regionali e provenienti dal Pnrr, da destinare all'accoglienza, all'inserimento abitativo, alla rimozione degli insediamenti informali e di riqualificazione urbana del territorio. Anche su questo verrà istituto un tavolo con in Comuni più interessati. “Adesso è il tempo delle risposte. Ci sono soldi da spendere al meglio per garantire ai braccianti migliori condizioni di vita, e superare definitivamente le condizioni di degrado che da troppo tempo caratterizzano la Piana”.