Pochi giorni prima della Giornata mondiale del rifugiato, nei nostri mari si è consumata l’ennesima tragedia che ha visto morire decine di migranti che tentavano di venire in Italia a bordo di un barcone. Uomini, donne e molti bambini vittime dell’ennesimo naufragio. Mussei Zerai, sacerdote e attivista per i diritti dei migranti, lancia un nuovo grido di allarme e denuncia politiche migratorie che usano la morte come deterrente.
La morte come deterrente
L’ennesimo naufragio nel Mediterraneo dimostra la disumanità delle politiche migratorie italiane ed europee. La voce del sacerdote attivista Mussie Zerai
20 giugno 2024 • 04:45