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“In una fase sempre più convulsa il mese di marzo sarà ancora una volta l'occasione per denunciare le differenze di genere, le discriminazioni e le violenze che costituiscono uno dei principali problemi strutturali del nostro Paese e che le politiche di destra del Governo Meloni stanno ulteriormente aggravando”. Inizia così il comunicato firmato da Claudia Bella, segretaria generale della Camera del Lavoro Territoriale Roma Sud Pomezia Castelli, che lancia una iniziativa sui temi dell’8 marzo.
“Quella verso la parità è una battaglia fondamentalmente culturale, perciò l’impostazione retriva in tema di diritti civili e sociali ha forti ripercussioni soprattutto verso le donne che rischiano di scontare un sensibile arretramento. Anche la piaga della violenza di genere viene spesso affrontata con una logica securitaria che vorrebbe dare risposte soltanto in termini di ordine pubblico e/o di “protezione” delle donne viste di volta in volta come “soggetti deboli” da proteggere oppure rivittimizzate e colpevolizzate per comportamenti, atteggiamenti, scelte che avrebbero favorito la violenza”.
"Sappiamo bene, invece, che la violenza di genere è un fenomeno strutturale, l’effetto più drammatico di una società ancora troppo diseguale: può e deve essere contrastata con un’assunzione di responsabilità collettiva e una pluralità di strumenti. Il territorio, e il rafforzamento delle reti sul territorio di cui il sindacato è parte, può avere un ruolo importante nella prevenzione e nel sostegno delle donne, e per intercettare e cogliere i primi segnali della violenza. Altrettanto necessaria è l'azione rispetto alle molestie sessuali nei luoghi di lavoro, fenomeno ancora in larga parte sommerso”.
“In questo contesto – scrive Claudia Bella – abbiamo deciso come Cgil Roma Sud Pomezia Castelli di avviare una campagna di formazione sul nostro territorio, “Dillo a noi” , in collaborazione con la cooperativa sociale Be Free, mutuando e ampliando quanto già sperimentato con successo da alcune categorie e in particolare dalla Filctem Cgil Roma e Lazio. La formazione sarà rivolta a delegate di posto di lavoro, pensionate delle Leghe Spi e alle operatrici del Sistema Servizi Cgil – che sono e sempre più devono divenire “sindacaliste della tutela individuale” – in modo da metterle in condizione di prestare un primo ascolto alle donne e indirizzarle ai Centri antiviolenza e alle Reti presenti sul territorio”.
“Uscire dal silenzio, denunciare, non sottovalutare le prime manifestazioni della violenza che, ricordiamo, può essere fisica, psicologica, economica, è essenziale e la rete capillare che come sindacato abbiamo nei posti di lavoro e nelle sedi territoriali può svolgere un ruolo importante, ovviamente come primo ascolto, indirizzando poi verso gli sportelli, i centri antiviolenza e i supporti presenti sul territorio. Intendiamo così rafforzare l'impegno e l'azione concreta che da sempre pratichiamo, insieme a tutte le nostre categorie, per il contrasto alla violenza di genere, alle molestie, alle discriminazioni.
“Martedì 5 Marzo a Pomezia presenteremo la campagna con una iniziativa pubblica “Dillo a noi: Strumenti per l’ascolto e il sostegno alle donne” con la collaborazione di Oria Gargano, Presidente della Cooperative Sociale Be Free”.
Interverranno all’iniziativa Eleonora Mattia, Consigliera Regione Lazio, Massimiliano Borelli Sindaco di Albano Laziale, Anna Mirarchi, Sportello Donne di Pomezia, Eugenia Trovalusci coord. Assistenti Sociali Asl Rm2. Concluderà i lavori il segretario generale della Cgil Roma e Lazio Natale Di Cola.