PHOTO
Nell’occasione della Giornata mondiale contro le discriminazioni, sabato 1° marzo, proponiamo sette film significativi del nostro contemporaneo, ovvero degli anni Duemila. Una playlist sociale per capire cos’è davvero l’esclusione e come si manifesta.
Mi piace lavorare (Mobbing) di Francesca Comencini (2003)
Nicoletta Braschi è un’impiegata che viene maltrattata dal suo capo: un mobbing che si applica in modo graduale, sotterraneo ma implacabile, fino a ridurre la donna ad un’automa in grado solo di fare fotocopie. Esempio perfetto per conoscere la discriminazione sul luogo di lavoro.
12 anni schiavo di Steve McQuen (2013)
Tratto dal libro memoir di Solomon Northup: nel 1853, prima della guerra civile americana, l’uomo viene rapito e venduto come schiavo. La sua vita senza libertà, sfruttato insieme ai fratelli e sorelle, diventa il simbolo della discriminazione su base razziale: premiato con l’Oscar, direbbero i più maliziosi, per lavare la coscienza post-coloniale americana.
Wonder di Stephen Chbosky (2017)
Cult commerciale e successo al botteghino: August è un bambino di 11 anni con una malformazione cranio-facciale, a scuola preda di bulli e violenti, o semplice vittima dello sguardo degli altri. Ma August si ribella e non accetta la discriminazione contro il diverso...


We Want Sex di Nigel Cole (2010)
Entriamo in fabbrica col magnifico racconto di Nigel Cole: la grande lotta delle operaie della Ford di Daghenam, Inghilterra, nel 1968 per raggiungere la parità retributiva coi colleghi maschi. Ce la fanno davvero: nel 1970 il Parlamento approva, finisce la discriminazione del gap salariale.
Pride di Matthew Warchus (2014)
Non tutti sanno che il Pride di Londra 1984 unisce la propria battaglia a quella dei minatori in sciopero contro la Thatcher. Il movimento queer sostiene gli operai ma loro, tipi grossi e virili, all’inizio non ne vogliono sapere; poi vincono la diffidenza, stringono un’alleanza e perfino sfilano al Pride. Un grande esempio di come saldare le lotte sociali e superare la discriminazione contro le comunità LGBTQIA+.


Ben is Back di Peter Hedges (2018)
Una delle discriminazioni più subdole è quella contro i tossicodipendenti. Già chiamati a una vita difficile, talvolta a un percorso drammatico, devono subire anche lo stigma del mondo intorno: come succede a Ben, che torna a casa dalla comunità per Natale e trova la mamma Julia Roberts, in questo ottimo dramma ad alta tensione sentimentale.
The Specials di a Olivier Nakache e Éric Toledano (2019)
Bruno e Malik sono due amici con un lavoro particolare: operano nelle associazioni per offrire assistenza a ragazzi e ragazze affetti da autismo. Il film percorre con ironia la loro impresa quotidiana per le strade di Parigi, non solo per cercare di aiutare i giovani ma anche per combattere la discriminazione contro i disabili.