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La ong Nexus Emilia Romagna, insieme alla Cgil regionale, lancia un concorso fotografico internazionale per costruire un racconto corale sul tema della migrazione. La competizione è aperta a tutti e si potranno inviare fino a cinque fotografie a testa, entro il 31 dicembre 2024. “Scegliere l’arte come strumento di rappresentazione e di racconto del mondo è da sempre nelle nostre corde – spiega Fiorella Prodi, presidente di Nexus – e per questo abbiamo sentito di doverlo fare anche su un tema così centrale”.
IL PROGETTO
Il concorso nasce come una delle moltissime attività che l’associazione porta avanti sul territorio, ma anche al livello internazionale. Nello specifico il progetto è cofinanziato dall’Agenzia italiana cooperazione allo sviluppo in Niger “Re.Mi., Reti per la Migrazione Sicura: società civile, diritti, servizi, lavoro. L’iniziativa si pone l’obiettivo generale di ridurre i rischi della migrazione insicura e di rafforzare la tutela dei diritti umani, sociali ed economici per i migranti e i migranti di ritorno in Niger.
LA COLLABORAZIONE CON LA REPORTER ANNALISA VANDELLI
Si tratta di un progetto triennale che si concluderà a luglio 2025 e di cui questo segmento artistico sarà una delle ultime restituzioni. “L’idea nasce dalla nostra collaborazione di lungo corso con la fotoreporter Annalisa Vandelli – racconta Prodi – e da una chiacchierata su come poter raccogliere volti e voci che restituissero quella che è, sì, un’esperienza individuale, ma che diventa sempre un fatto collettivo”. L’intuizione è, dunque, quella di costruire un Mosaico delle migrazioni come recita il titolo del concorso che però, di fatto, non sarà una gara.
UN RACCONTO COLLETTIVO
“Concorrere non nel senso di competere – spiega Prodi –, ma di correre insieme. L’immagine vincitrice sarà il frutto di tutte le foto che ci sono arrivate ricomposte insieme, ad assumere un significato nuovo. Come spesso accade nella Pop Art”. Ogni immagine diventerà dunque un piccolissimo frammento, il tassello di un puzzle esistenziale che non è un’opera d’arte finita e chiusa.
UNA PERFORMANCE INTERATTIVA
“Sarà un’opera interattiva alla quale, con l’associazione di un QR code, ogni spettatore potrà partecipare attraverso la sua esperienza personale unica”. Il mosaico, inoltre, dialogherà con Annalisa Vandelli, attraverso la realizzazione di performance partecipative. Una narrazione orale. Proprio a questo scopo, alle fotografie inviate andrà associata una didascalia o un breve testo, che aprirà il racconto visivo alla forza narrativa della parola in lingue diverse: nella lingua madre e con lo stile che più si sente proprio.
NON SOLO MIGRANTI, MA PERSONE
Il mosaico sarà pubblicato sul sito di Nexus, presentato in più occasioni e divulgato in Italia, in Niger e in diversi altri Paesi europei ed extraeuropei. “Il senso di ogni tessera – si legge nel bando - è fondamentale per comporre l'immagine finale, per pensare percorsi migratori inclusivi, il diritto di tutti a essere visti per quello che si è”. Non solo dei migranti che scappano da guerre, povertà e violenza. Ma prima ancora delle persone con una storia. Volti e voci, per l’appunto.