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Torna la Festa della Cgil di Bologna, cinque giorni di dibattiti, confronti, spettacoli, musica, cucina e tanta voglia di stare insieme a partire dalla necessità di dare forza alle ragioni del lavoro. Appuntamento, dal 5 al 9 luglio, tra le sale della Cineteca di Bologna e il parco del Cavaticcio, per tenere insieme i tanti volti di Bologna: la città della cultura e della conoscenza, la città dell’industria e dei servizi pubblici, la città del turismo e dell’emergenza abitativa, la città delle fragilità, del troppo lavoro povero o precario, la città che invecchia e che ha sempre nuovi e diversi bisogni.
Un festa necessaria perché, come dice il segretario della Cgil di Bologna Michele Bulgarelli, "pensiamo che ci sia tanto bisogno di sindacato, nelle fabbriche, negli uffici, nel territorio. C’è bisogno di più sindacato per redistribuire ricchezza, aumentare i salari e produrre uguaglianza in una città sempre più diseguale". C’è bisogno di più sindacato "perché oggi sono sotto attacco i valori della Costituzione, nata dalla Resistenza; oggi sono sotto attacco la sanità e la scuola pubblica, schiacciate dalle privatizzazioni e dall’ideologia del merito. Ma il sindacato siamo tutte e tutti insieme".
Tutti motivi validi per partecipare ad una festa rivolta con lo sguardo al mondo e all’Europa, perché, sottolinea Bulgarelli, "ai nuovi nazionalismi e ai populismi di destra vogliamo contrapporre l’istanza all’origine del movimento dei lavoratori: l’internazionalismo. Lo faremo con i piedi ben piantati nei luoghi e nella condizione materiale delle lavoratrici e dei lavoratori e con la scelta di costruire alleanze e coalizioni; perché i diritti dei lavoratori e i diritti civili o stanno insieme o si arretra tutti e tutte, perché siamo consapevoli che senza giustizia climatica non c’è nemmeno giustizia sociale!".
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