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Il libro / Separate in casa. Lavoratrici domestiche, femministe e sindacaliste: una mancata alleanza, a cura di Beatrice Busi, Ediesse 2020
Nel contesto italiano del lavoro di riproduzione, quali sono state le definizioni e le rappresentazioni del lavoro e delle lavoratrici domestiche dal secondo dopoguerra a oggi? Ma soprattutto, quali sono state le cause o le contingenze delle mancate o solo potenziali alleanze tra organizzazioni delle lavoratrici domestiche e movimenti femministi? Il volume approfondisce questi interrogativi attraverso un focus sugli anni Sessanta e Settanta: la stagione che in Italia ha rappresentato sia l’apice del percorso di riconoscimento del lavoro domestico e di cura come “vero” lavoro, rimasto tuttora incompleto, sia un laboratorio particolarmente vivace per le analisi femministe sull'occultamento della centralità della riproduzione nell'economia capitalistica. Si tratta quindi di un volume sul lavoro domestico e di cura, ma anche sulle prospettive del movimento femminista italiano generalmente trascurate nella storiografia (come il femminismo sindacale, la campagna internazionale per il salario contro il lavoro domestico o il ruolo delle donne nelle associazioni cattoliche).
Il libro / Michela Cimbalo, Ho sempre detto noi. Lucía Sánchez Saornil, femminista e anarchica nella Spagna della Guerra Civile, Viella 2020
Lucía Sánchez Saornil (1895-1970) è stata una militante anarchica e femminista spagnola. Nel 1936, in piena guerra civile, ha fondato Mujeres Libres, un’organizzazione di sole donne forte di più di 20.000 aderenti, che si è posta all’avanguardia nelle lotte di liberazione femminile. Giornalista, reporter di guerra e poetessa, nei suoi versi ha cantato l’amore e il desiderio omosessuale e le speranze di trasformazione sociale. Grazie a un’approfondita ricerca d’archivio, questo volume ne ricostruisce la complessa biografia, che si interseca con settant’anni di storia della Spagna, segnati dalla guerra civile, dall’esilio repubblicano e dalla dittatura franchista.
La mostra / Donne in Cgil
L’esposizione virtuale - disponibile in italiano e in inglese - racconta i modi e le forme della presenza femminile nella confederazione di Corso Italia attraverso undici sezioni (ottanta immagini corredate da didascalie e testi introduttivi) rese fruibili per mezzo della piattaforma tecnologica Google Arts & Culture sviluppata da Google e disponibile sul web da laptop e dispositivi mobili, o tramite l’app per iOS e Android. Dalla Resistenza alle grandi conquiste sociali degli anni Settanta, dalla Costituente agli Anni Cinquanta e Sessanta del secolo scorso, dal congresso costituivo alla assemblea Belle ciao dell’ottobre 2018, si racconta una storia nota guardandola da una prospettiva diversa, rivolgendo lo sguardo all’altra metà del cielo e rivelando come le donne, cambiando sé stesse, abbiano significativamente inciso sul cambiamento della intera società.
Il film / La donna che lavora
Il 25 marzo 1959 andava in onda la prima puntata de La donna che lavora, l'inchiesta di Ugo Zatterin e Giovanni Salvi sull'occupazione femminile e sul contributo delle donne alla vita socio-economica del Paese. Tante testimonianze dirette di operaie, casalinghe, mondine, commesse, magistrati, contadine: tasselli che restituiscono il rapporto complesso fra donne e lavoro negli anni Cinquanta. Disponibile in streaming gratuito su Raiplay.