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Come da tradizione stasera, 25 luglio, la pastasciutta antifascista sarà servita a Casa Cervi ai Campirossi di Gattatico, in provincia di Reggio Emilia, e in centinaia di luoghi in tutta Italia. L’evento è anche l’occasione per consegnare a Casa Cervi la raccolta fondi promossa dalla Cgil nazionale dopo il furto dell'incasso della Festa del 25 Aprile scorso.
È una delle vicende più note tra quelle legate ai Cervi, la famiglia antifascista della Bassa Reggiana che vide sette componenti fucilati il 30 dicembre 1943 assieme al compagno di lotte Quarto Camurri.
Perché la pastasciutta antifascista?
Il 25 luglio 1943 è il giorno in cui il Gran consiglio del Fascismo destituisce Mussolini. Nei giorni seguenti in gran parte d’Italia si festeggia. I Cervi decidono di coinvolgere gli abitanti del loro paese, Campegine, organizzando una mangiata con il poco cibo disponibile: pasta fatta in casa, burro e Parmigiano Reggiano.
Ingredienti popolari
La pasta viene cotta e portata in piazza nei contenitori per il latte, per qualche ora di serenità. La speranza era quella della pace, i mesi seguenti spazzarono via tutto. Dopo l’armistizio l’Italia venne occupata dai nazisti aiutati dai fascisti, i sette fratelli vennero assassinati lasciando papà Alcide, in galera al momento delle fucilazioni, e mamma Genoeffa.
Appuntamento a Gattatico
A Casa Cervi si parte alle 18 con le prime attività culturali, alle 19 aprirà lo spazio della festa e alle 20 inizierà la distribuzione della pastasciutta. I presenti potranno poi acquistare a parte bevande e altri cibi. Alle 21 arriveranno i saluti istituzionali prima del concerto dei Khorakhanè con l’ex voce dei Modena City Ramblers Cisco Bellotti.