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“Ancora una volta Roma Capitale si trova ad affrontare una fase critica nella gestione dei rifiuti. Vanno affrontati i veri problemi che sono alla base dei disagi che vive la città e non fare come in passato quando si cercavano solo capri espiatori criminalizzando i lavoratori. L’amministrazione deve tenere fede a quanto dichiarato prima e dopo le elezioni.” Così Natale Di Cola, segretario della Cgil di Roma e del Lazio e Giancarlo Cenciarelli, segretario generale della Fp Cgil di Roma e del Lazio. “Il 13 giugno – continuano gli esponenti della Cgil – saremo convocati dall’assessora all’Ambiente Sabrina Alfonsi per discutere del nuovo ciclo dei rifiuti sul territorio capitolino. Saranno per noi dirimenti le risposte che riceveremo sul tema delle assunzioni. Le 500 assunzioni già programmate e rispondenti al fabbisogno stimato nel lontano 2017 sono infatti ancora lontane dall’essere effettuate. Inoltre, quelle effettuate nel 2021 non coprono, numericamente, i servizi che nel 2020 sono stati reinternalizzati. Per questo motivo il 13 giugno solleciteremo di concludere in tempi certi tale ciclo di assunzioni e di programmare, con estrema urgenza, quelle che dovrebbero colmare le assenze di personale dovute alla mancata attivazione, oramai da un decennio, di un vero turn over. Stimiamo, complessivamente, una carenza di almeno 1.500 unità operative".
“Oltre a un vero e corposo piano di assunzioni – spiegano ancora i sindacalisti – ci aspettiamo risposte in merito agli investimenti strutturali, dalla riorganizzazione del ciclo di raccolta all’adeguamento delle sedi di zona, oltre ad un piano di rilancio dell’impiantistica con la previsione di impianti moderni e orientati alle scelte green di recupero e riciclo, abbandonando l’idea dell’inceneritore, oramai superata dalla tecnica e dalla storia. Ribadiamo che il vero problema, per Roma Capitale, è l’assenza, a un mese dall’insediamento del nuovo Direttore Generale di Ama, di una programmazione del servizio. Siccome non abbiamo ricevuto risposte in tal senso, ci aspettiamo delucidazioni su come si intenda riorganizzare il servizio nella sua interezza".
"Purtroppo, in questi giorni circolano notizie riguardanti l’azienda che destano parecchia preoccupazione. Mentre stiamo lavorando con il sindaco Gualtieri sul Patto per il Lavoro, con l’obiettivo di non avere più precari nel Comune e nelle aziende partecipate, sembrerebbe che Ama, invece di procedere con le assunzioni, sia intenzionata a fare ricorso a lavoratori interinali. Se questa notizia dovesse essere confermata ci troveremmo con un direttore generale che, nell’unica riunione che abbiamo avuto, ha prima assicurato di volere investire in sicurezza e stabilità occupazionale per poi fare subito dopo l’esatto contrario, attivando contratti di lavoro precario e dimenticando che proprio la precarietà è uno dei fattori principali che aumentano il numero di incidenti sul lavoro”. “Auspichiamo che tali voci siano solo chiacchiere estive e che sia il direttore generale di Ama che il Socio Unico agiscano coerentemente con quanto dichiarato – concludono Di Cola e Cenciarelli –. In caso contrario si porrebbe un grave problema di credibilità, con pesanti ripercussioni anche nelle relazioni sindacali proprio nel momento in cui servirebbe invece una grande coesione nell’interesse dei cittadini, del servizio e dell’azienda.”