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“Ogni euro speso in prevenzione idrogeologica ne fa risparmiare otto per danni successivi, oltre a creare occupazione stabile e salvare vite umane. Per questo oggi il più importante degli investimenti da fare è la messa in sicurezza del nostro territorio, con un piano straordinario che metta a sistema risorse ordinarie, comunitarie e del Pnrr”. Lo afferma Alessandro Genovesi, segretario generale della Fillea Cgil, il principale sindacato dell’edilizia e delle costruzioni, commentando quanto sta avvenendo in Italia e non solo a causa del cambiamento climatico.
“Tra siccità e nubifragi, tutti effetti evidenti del cambiamento climatico con cui dovremmo convivere sempre di più, l’Italia è il Paese più a rischio tra tutti quelli che si affacciano sul Mediterraneo, con miliardi di euro di danni e rischi per la vita di migliaia di persone. Alle forze politiche che si candidano al governo del Paese chiediamo d'impegnarsi per varare un piano straordinario pluriennale per la cura del territorio".
Da un lato, spiega il dirigente sindacale della Fillea, "con infrastrutture diffuse per la cattura delle precipitazioni ordinarie ed eccezionali e per il mantenimento delle risorse idriche con una manutenzione straordinaria di acquedotti e invasi e, dall’altro, con una serie di interventi per de-impermeabilizzare centinaia di chilometri di torrenti e alvei tombati, mettere in sicurezza versanti e strade secondarie, curare e rimboscare le aree verdi, ripristinare e pulire i corsi d’acqua, i fiumi e le dispersioni a mare".
Insomma, "serve un piano straordinario per curare urgentemente il territorio e le città, grandi e piccole, con evidenti effetti positivi sui conti pubblici e con la creazione di nuova e stabile occupazione, stimabile in circa 100 mila tra tecnici e operai”.