"Se la transizione energetica ricadesse sulle spalle dei lavoratori, sarebbe una tragedia sociale". Il geologo e divulgatore sociale, Mario Tozzi, non ha dubbi sulle misure da adottare per un passaggio più giusto e democratico a un modello economico che limiti il surriscaldamento del pianeta: "Le società petrocarbonifere devono investire parte dei propri profitti per raggiungere questo obiettivo".
Secondo il professore, tornato da ieri in onda su Raitre con la prima di sei nuove puntate di "Sapiens, un solo pianeta", il programma che pone domande sulla natura, sullo spazio, sulla Terra e sul futuro dell'uomo, l'obiettivo delle compagnie petrolifere è di addossare alla collettività il prezzo del loro sviluppo: "Proprio per questo – ha spiegato a margine di un incontro sulla transizione energetica organizzato a Ravenna dalla Filctem Cgil – non dovrebbero più ricevere nemmeno un euro di finanziamenti pubblici".
"Oltre a impegnarsi a investire sulle rinnovabili per far diminuire le bollette – ha sottolineato Tozzi – il nuovo governo dovrebbe ripristinare il ministero dell’Ambiente". Secondo lo scienziato, ora che tutta l'attenzione è spostata sulla transizione ecologica è necessario tornare a occuparsi delle questioni ambientali e naturalistiche, oltre all'impegno supremo per abbandonare definitivamente i combustibili fossili. "Ma se il ministero della Transizione ecologica venisse affidato a qualcuno che viene proprio dal mondo delle compagnie petrocarboniere – ha chiosato – allora non ci saremmo proprio".