La cattura e stoccaggio nel sottosuolo dell'anidride carbonica, sposterà in avanti gli effetti più negativi del riscaldamento globale e ci darà maggiori margini per sviluppare delle tecnologie per sostituire gli idrocarburi. È il parere dell'ing. Sergio Persoglia, associato dell'Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale di Trieste. Secondo l’ingegnere, il CCS, da solo, non è la soluzione: "l'insieme delle rinnovabili, del risparmio energetico, e anche del confinamento della CO2 devono essere sfruttate fin da subito in un grande mix che ci permetta di ridurre le emissioni"