Le organizzazioni dei lavoratori, degli artisti, delle imprese di produzione cineaudiovisiva, degli autori hanno trovato oggi convergenza sul testo del protocollo di sicurezza per tutte le fasi della lavorazione di un’opera, dagli uffici al set. Lo rende noto in un comunicato la segretaria nazionale di Slc Cgil, Emanuela Bizi, precisando che il documento è il risultato di un intenso lavoro di confronto ed è la sintesi delle norme vigenti in materia di sicurezza sul lavoro e delle proposte emerse dalle diverse categorie, nel solco di quanto già indicato nel protocollo sanitario condiviso il 24 aprile scorso da governo e parti sociali. Il protocollo prevede in dettaglio i comportamenti, le responsabilità, le procedure da adottare, gli strumenti da utilizzare per evitare la possibilità di contagio da Covid-19 nella delicata fase di ripresa della produzione, in particolare sui set. Il rigore e il buonsenso hanno guidato le parti nel trovare le soluzioni più adatte per garantire la sicurezza nei processi di lavoro della produzione cineaudiovisiva. Il sindacato ricorda inoltre che il fermo di tutti i set a marzo è stato una scelta di responsabilità di tutti gli operatori coinvolti e le regole condivise per la ripresa testimoniano la convinzione che si può lavorare in sicurezza sui set. "La salute di ogni persona è stata al centro dell’interesse di tutte le parti coinvolte - si conclude nel comunicato - , che confermano l’intenzione di tornare a lavorare subito e rimarcano la capacità del settore, in tutte le sue componenti, di concorrere alla crescita del benessere materiale e immateriale del Paese. Il protocollo sarà ora sottoposto alle istituzioni preposte sulla base dell’attuale normativa".
Un protocollo di sicurezza per ripartire
27 maggio 2020 • 16:53