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Anche a Bologna e nei comuni dell'Area metropolitana, da lunedì primo marzo sarà attiva la zona cosiddetta arancione scuro. Prevista la chiusura delle scuole di ogni ordine e grado per 15 giorni (ad eccezione della scuola dell’infanzia e dei nidi). Sulla questione intervengono i segretari generali di Fim Fiom e Uilm provinciali, Roberta Castronuovo, Michele Bulgarelli, Paolo Da Lan, condividendo la lettera unitaria inviata dalle confederazioni nazionali ai ministri Andrea Orlando e Elena Bonetti per richiedere un incontro sulla necessità di prevedere congedi parentali rivolti ai genitori di figli minori di 14 anni iscritti a scuole e attività didattiche di ogni ordine e grado per le quali sia stata disposta la sospensione dell’attività didattica in presenza, indipendentemente dallo scenario di gravità e dal livello di rischio in cui è inserita la regione dove è ubicata la scuola. "Richiediamo a tutte le aziende metalmeccaniche del territorio di Bologna - scrivono i segretari delle tute blu - di adoperarsi immediatamente per permettere a tutti i propri dipendenti che svolgono mansioni “remotizzabili” di prestare la propria attività lavorativa in “smart work” (nello spirito e secondo la lettera del Protocollo Nazionale sottoscritto da Cgil, Cisl e UIl, da tutte le Associazioni di rappresentanza delle Imprese e recepito dal Governo). Chiediamo altresì di prevedere, nelle more di auspicabili interventi in tal senso a carattere nazionale (congedi parentali specifici), permessi retribuiti aggiuntivi a quelli contrattuali per i genitori di figli minori di 14 anni che abbiano le scuole chiuse con attività didattica a distanza. Le nostre rappresentanze sindacali unitarie (Rsu e Rls) in tutti i luoghi di lavoro si impegneranno sin da subito per definire le opportune tutele contrattuali per le lavoratrici e i lavoratori. Invitiamo, ancora una volta, tutti i metalmeccanici a stare uniti e, insieme al loro sindacato, a contrattare e a organizzarsi per attraversare insieme questa nuova fase difficile".