Secondo le norme del Dl Sostegni se si è in smart working non si ha accesso ai servizi per i bambini, né al congedo né al bonus baby sitter. Sulle donne ricade così un peso enorme che rischia di spingerle ancora più fuori dal mercato del lavoro
I lavoratori aventi diritto passano da una modalità di fruizione dei permessi a giornata intera o al 50% dell’orario giornaliero alla possibilità di frazionare il monte ore mensile a disposizione fino a un terzo della durata della giornata lavorativa
Poche le novità, se si esclude il congedo obbligatorio per il padre che viene raddoppiato. Prolungate per il 2016 alcune norme già in vigore, come quelle relative a voucher baby sitting e asilo nido