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La terza riunione in ristretta tra la direzione Whirlpool e le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm, svolta oggi al ministero dello Sviluppo economico, presenti il ministro Guidi e il sottosegretario al Lavoro Bellanova, per conoscere il piano relativo alle funzioni impiegatizie e agli esuberi che ne derivano, ha fatto emergere che 200 sono le funzioni che l'azienda considera esuberi a Fabriano, 200 a Varese e 80 a Milano, con una struttura che, a regime, prevede 600 addetti nelle Marche e 800 in Lombardia.
"Questo, in aggiunta a quanto comunicato per le fabbriche nei precedenti incontri, porta complessivamente a oltre 2.000 gli esuberi, di cui circa 900 nei siti di Carinaro e di None. "È necessario imprimere una svolta decisa alla vertenza: Whirlpool deve scoprire tutte le carte per un esito diverso da quello attualmente previsto dal piano, e prevedere soluzioni per tutti i lavoratori del gruppo, in grado di scongiurare le chiusure dei siti e di mantenere l'integrità aziendale", dichiara la Fiom nazionale in una nota.
"Di fronte alla decisione del Governo di non riconvocare le parti, il confronto deve proseguire e nello stesso tempo devono essere decise iniziative di mobilitazione e di lotta, oltre allo sciopero generale dell'industria, già proclamato a Caserta per il 22 maggio, e le assemblee in tutti gli stabilimenti e uffici, fino ad arrivare allo sciopero nazionale di tutto il gruppo", concludono i metalmeccanici della Cgil.