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Adesione totale allo sciopero indetto da Fiom, Fim e Uilm alla Indesit di None (To), contro la decisione della Whirlpool, nuova proprietaria della Indesit, di chiudere lo stabilimento Piemontese. Lo sciopero - spiega in una nota la Fiom Cgil - è stato accompagnato da un'assemblea nella quale si è deciso di chiedere un incontro al sindaco di None per organizzare un'iniziativa davanti ai cancelli della fabbrica, con il Consiglio comunale di None e i sindaci dei comuni limitrofi, per affrontare la situazione insieme ai lavoratori e cercare possibili soluzioni.
Inoltre - scrive ancora la Fiom - è stato deciso di chiedere un incontro al presidente della Regione Sergio Chiamparino e di effettuare un presidio in piazza Castello con volantinaggio tra i cittadini e i numerosi turisti.
"La nuova proprietà - dice Edi Lazzi, responsabile della Lega di Collegno della Fiom - ha deliberatamente deciso di non rispettare gli accordi sindacali, sottoscritti anche da Comune e Regione, che in questi anni hanno consentito la sopravvivenza dello stabilimento di None al costo di pesanti ridimensionamenti: basti pensare che fino a poco più di 10 anni fa qui lavoravano oltre 1.200 persone e che l'ultimo piano ha comportato 250 licenziamenti. È quindi necessario quantomeno - conclude - esigere il rispetto degli accordi".