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"I Vigili del fuoco sono pochi, scarsamente retribuiti, con un’età media molto elevata e un sistema previdenziale inadeguato. Bisogna intervenire. Invece un anno di emergenze continue non è bastato a smuovere né il Parlamento né la Regione Veneto (unica in Italia a non aver stilato una convenzione con i Vigili del fuoco) rispetto alle criticità che vanno via via aggravandosi". Questa la denuncia della Fp Cgil del Veneto, che annuncia l'avvio della mobilitazione della categoria. Il primo appuntamento è per oggi (mercoledì 27 settembre), con un'assemblea del personale (alle ore 9.30) nella sede di Mestre del Comando veneziano. All’assemblea partecipano Mauro Giulianella (coordinatore nazionale Fp Cgil Vigili del fuoco), Luca Cipriani (esecutivo nazionale Fp Cgil Vigili del fuoco) e Stefano Vanin (segretario Fp Cgil Veneto).
"Si parlerà – annuncia la Fp Cgil - di temi importanti: stipendi e carriere, potenziamento degli organici, rinnovo del contratto, mancanza di una vera assicurazione contro gli infortuni". I fattori che determinano la protesta sindacale sono molteplici, a partire "dalla scarsità di risorse destinate a questa categoria dove le retribuzioni medie sono di 1.300 euro al mese per una disponibilità di 24 ore su 24, per 365 giorni l’anno". Le assunzioni - continua la Fp Cgil veneta - sono ferme da ormai dieci anni e il mancato turn over ha ridotto il numero di addetti di almeno un 20 per cento rispetto ai primi anni Duemila, creando "situazioni, come ad esempio quella della zona industriale di Verona (comprensiva dell’aeroporto), in cui vi sono caserme gestite esclusivamente da volontari".