Il Veneto invecchia a rotta di collo e più del previsto. Il tasso di vecchiaia registrato nel 2015 supera di ben 6 punti le previsioni per questo stesso anno formulate appena 4 anni fa, con uno sbilanciamento tra anziani e giovani che era minimo a fine ‘900 e che ora è arrivato a quota 154,8 (al posto del preconizzato 148,5). Il problema è serio e rischia in breve tempo di incrinare la sostenibilità del sistema di welfare e la stessa vitalità sociale ed economica della regione, sempre più priva di giovani e dove il saldo naturale (differenza tra nascite e morti), ormai da tempo in continuo decremento, è passato nel 2014 in terreno negativo (-1,1) con una consistente perdita rispetto al +0,4 del 2010.
Calano gli italiani, ma calano anche gli immigrati maschi in età lavorativa, sospinti dalla crisi verso altre aree, al punto che per la prima volta nella storia l’immigrazione in Veneto è di segno rosa, con le donne che prevalgono (di 25.000 unità) sugli uomini e, presumibilmente, con le badanti (senza famiglia) in crescita e gli operai (con famiglia) in calo."In tale contesto, oltre che inaccettabili sul piano etico-valoriale, appaiono di ben scarsa lungimiranza le politiche di negazione dell’immigrazione, le chiusure culturali e le pulsioni xenofobe che arrivano perfino al rifiuto dell’accoglienza di chi fugge guerre, persecuzioni, situazioni di pericolo per la propria vita e dignità di uomo". Da questa considerazione prende spunto l'iniziativa in programma domani, venerdì 30 ottobre, a Padova, dal titolo “Europa Emigrazioni: accoglienza, dritti, integrazione in Europa e nelle nostre città” organizzata dalla Cgil del Veneto (ore 16,30) al multisala MPX in via Vescovado.
All’iniziativa interverranno Susanna Camusso, Segretario Generale della Cgil, Renzo Guolo, docente di sociologia della politica all’Università di Padova, Flavio Zanonato, Europarlamentare. Coordina il dibattito Pierangela Fiorani, Direttore de “Il Mattino di Padova”.