"Nei prossimi mesi vogliamo realizzare le scuole. Intendiamo completare l'impianto della ricostruzione, mettere a disposizione gli strumenti necessari a favore delle imprese e del lavoro, ricostruire una comunità, restringere le zone rosse e far rientrare le persone nei propri territori". Così Vasco Errani, commissario straordinario del governo per la ricostruzione, fa il punto sulla situazione dopo il sisma ai microfoni di RadioArticolo1.

 

Attualmente ci sono due filoni che vanno avanti in parallelo, esordisce Errani. "Il primo riguarda l'emergenza, investe l'operato della protezione civile con lo spostamento delle macerie nelle aree pubbliche e la consegna delle case. Tra qualche mese le persone potranno tornare nei luoghi in cui vivevano. Contemporaneamente abbiamo impostato la ricostruzione complessiva, un tema molto importante e impegnativo". A partire dall'istruzione: "Stiamo avviando la costruzione di 21 nuove scuole, con l'obiettivo di realizzarle per il prossimo anno scolastico. È importante sottolineare che non c'è stata un'interruzione dell'anno, malgrado la situazione complessa con migliaia di scosse. Inoltre è già stato definito il piano di intervento per gli istituti danneggiati".

Poi c'è il nodo dei trasporti. "È attivo un piano straordinario - spiega il commissario - che vale oltre 300 milioni per la messa in sicurezza e ripristino delle strutture viarie danneggiate. Altri interventi straordinari hanno assicurato i collegamenti della popolazione che risiede sulla costa. Nelle prossime settimana verrà attuato un altro stralcio del piano gestito dall'Anas sulle strade che sono state danneggiate".

Come sempre, in sede di ricostruzione, va considerata la questione delle risorse. Il Consiglio dei ministri ha stanziato un miliardo l'anno per i prossimi tre anni. "Il governo ha fatto uno sforzo reale e garantito risorse vere - per Errani -. L'esecutivo si è proposto, oltre a riconoscere tutte le risorse necessarie, a fare anche interventi fondamentali su imprese, economia e lavoro. Le aziende, in modo diretto e indiretto, hanno subito un colpo pesantissimo, per aiutarle sono state stabilite zone franche dal punto di vista fiscale". Altro intervento strategico riguarda l'attrazione degli investimenti: "I punti fondamentali da toccare restano la scuola e il lavoro, su questo c'è la necessità di portare investimenti sul territorio. Il governo ha fatto la scelta fondamentale di utilizzare il credito d'imposta per assicurare fondi: sono state messe sul tavolo misure importanti per sostenere l'economia".

La ricostruzione, prosegue, "si fa con le istituzioni e le amministrazioni locali: non esiste l'idea di un commissario dall'alto che realizza la ricostruzione. Il nostro obiettivo è rientrare nella normalità nel più breve tempo possibile. Il Paese deve abituarsi ad affrontare grandi questioni come questa, che è la più grande emergenza degli ultimi 100 anni: dobbiamo imparare a costruire una risposta dentro un percorso istituzionale, non attraverso forme parallele. Anche l'impianto sta evolvendo in questa direzione, dando un ruolo a Regioni e Comuni".

Infine una battuta su legalità e trasparenza. "Abbiamo realizzato l'impianto più avanzato che il Paese abbia mai sperimentato: c'è un sistema di contrasto alle infiltrazioni mafiose, di qualificazione delle imprese, organi di controllo con un gruppo costante che presidia il territorio. Faremo presto un accordo coi sindacati sui temi di lavoro e sicurezza: è un grande tema per cui serve una risposta forte. Già sappiamo che la criminalità organizzata tenterà di entrare in queste dinamiche - conclude Errani -. Noi dobbiamo contrastarla attraverso trasparenza, legalità, capacità di intervento".

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