(Adnkronos) - Mitt Romney è costretto a difendersi sulla questione delle tasse, e del suo rifiuto di pubblicare prima di aprile la dichiarazioni dei redditi, all'ultimo dibattito tra i candidati alle primarie repubblicane di domani in Carolina del Sud. E dal pubblico sono arrivati fischi quandol'ex governatore del Massachussets, che ha un patrimonio di 250 milioni di dollari, diversi dei quali investiti in fondi alle Cayman, su cui paga appena il 15% di tasse, ha spiegato perché resiste alle richieste, che arrivano dagli avversari ma anche dagli alleati, di rendere pubblico quante tasse ha pagato.
"Voglio essere sicuro di battere il presidente Obama e se noi pubblichiamo le cose un po' alla volta i democratici ci vanno dietro con un'altra ondata di attacchi - ha detto - come ho fatto in passato se sarò il canddiato allora pubblicherò tutto insieme e potremo discutere".
Ma il moderatore della serata, il famoso anchorman della Cnn John King, ha incalzato ancora Romney ricordando come fu proprio suo padre George, che è stato governatore del Michigan, a presentare per primo, quando si candidò alla presidenza nel 1968, le dichiarazioni dei redditi non di un anno, ma di 12 anni. "Seguirà l'esempio di suo padre?", ha chiesto King, e Romney ha risposto, in evidente difficoltà, solamente "forse". Ed è stato a questo punto che sono arrivati i fischi.
Usa: Romney non rivela i suoi redditi e il pubblico lo fischia
20 gennaio 2012 • 00:00