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Due carovane della Flai Cgil dell’Emilia Romagna a Villa Literno, dal 12 al 14 ottobre, in memoria di Jerry Masslo per testimoniare che il caporalato non è un fenomeno solo del Sud. La Cgil dell'agroindustria ha istituito nel 2010 un premio biennale dedicato alla memoria di Jerry Masslo, bracciante sudafricano brutalmente assassinato nelle campagne vicino a Villa Literno (Caserta) da un gruppo di malviventi nel 1989 e divenuto per questo simbolo delle prime migrazioni nel nostro Paese. Il lavoratore operò in condizioni estreme, sotto il ricatto di caporali e camorra, alla raccolta dei pomodori nelle campagne casertane, e nella notte del 24 agosto 1989 venne barbaramente ucciso, a Villa Literno, da una banda di criminali che volevano derubare lui e i suoi compagni del già misero compenso del lavoro delle loro braccia.
Purtroppo, ancora oggi il lavoro nei campi, nei macelli, nella logistica e in tanti appalti è ancora connotato dai fenomeni dello sfruttamento, del caporalato e del 'nuovo caporalato' delle false cooperative. La vertenza Castelfrigo di Modena ne è uno dei tanti esempi. Alla memoria di Masslo, e a sostegno di tutti i lavoratori e le lavoratrici che subiscono vessazioni, ricatti e sfruttamento, è dedicata l’iniziativa del Premio Jerry Masslo. Da anni, la Flai sta segnalando a tutte le istituzioni competenti tutti i fenomeni di caporalato presenti nei campi e nei macelli del nostro territorio, che trovano conferma negli interventi della Guardia di Finanza nei vigneti romagnoli di pochi giorni fa, come nei macelli e negli impianti di trasformazione delle carni negli scorsi anni. A testimonianza che la vergogna dei campi non è limitata a piccole aree del Paese né al lavoro nelle campagne, sarà organizzata una 'carovana virtuale', con partenze da tutta Italia da luoghi simbolo di vertenze contro lo sfruttamento; dall’Emilia-Romagna partiranno l’11 ottobre due delegazioni, una dal territorio di Forlì-Cesena e una da Modena.
A Castelnuovo R (Modena) l’11 ottobre, alle ore 11, presso la Camera del lavoro territoriale, in occasione della partenza di una parte della delegazione Flai dell’Emilia-Romagna alla volta di Mondragone, dove si ritroverà la 'carovana virtuale' contro lo sfruttamento, verrà deposta una targa in memoria di tutti i lavoratori vittime di sfruttamento, e nella speranza che le tristi profezie delle parole del lavoratore sudafricano, purtroppo sempre attuali anche dopo quasi trent'anni, non debbano mai più ripetersi. «Pensavo di trovare in Italia uno spazio di vita, una ventata di civiltà, un'accoglienza che mi permettesse di vivere in pace e di coltivare il sogno di un domani senza barriere né pregiudizi. Invece sono deluso. In questo Paese, avere la pelle nera è un limite alla convivenza civile. Il razzismo è anche qui: è fatto di prepotenze, di soprusi, di violenze quotidiane con chi non chiede altro che solidarietà e rispetto. Noi del Terzo mondo stiamo contribuendo allo sviluppo del vostro Paese, ma sembra che ciò non abbia alcun peso. Prima o poi qualcuno di noi verrà ammazzato, e allora ci si accorgerà che esistiamo» (Jerry Essan Masslo).