PHOTO
“La Cgil accoglie con favore la proclamazione del Pilastro europeo dei diritti sociali, avvenuta oggi (17 novembre, ndr) a Goteborg in occasione del Summit sociale dei capi di stato e di governo dell’Ue. Ci auguriamo che questa firma non si limiti ad essere un segnale, ma l’inizio di un cambio radicale di rotta delle politiche dell’Unione Europea”. È quanto si legge in una nota della Cgil nazionale.
“Se da un lato i contenuti del Pilastro, seppur con alcuni limiti, sono ampiamente condivisibili, dall’altro - sottolinea la Confederazione - occorre che l’Ue cambi radicalmente le sue politiche economiche e il modello di governance”.
Per la Cgil “è quanto meno schizofrenico, e per alcuni aspetti inconciliabile, proporre la ratifica del Fiscal Compact, sia che essa avvenga attraverso una Direttiva che nei Trattati, e allo stesso tempo perseguire ambiziose politiche sociali come enunciato nel Pilastro”
“Occorre quindi - si legge nella nota - armonizzare le politiche economiche e quelle sociali e rimettere al centro dell’agenda politica il lavoro e la sua qualità, il miglioramento delle condizioni di vita, un piano europeo sull’immigrazione ispirato al rispetto dei diritti umani, il dialogo sociale e il ruolo del sindacato e della contrattazione collettiva che dovrebbe essere favorita ad ogni livello”.
“Insieme alla Confederazione europea dei sindacati (Ces/Etuc) saremo impegnati nei prossimi mesi a vigilare affinché il Pilastro sia implementato e le proposte che ne derivano siano vincolanti per i Paesi membri e - conclude la Cgil - conducano ad un’effettiva maggiore convergenza, a partire dalla lotta al dumping salariale”.