I sindacati del credito hanno indetto lo sciopero nazionale dei dipendenti di Unicredit Business Integrated Solutions (Ubis) per venerdì 9 settembre. A motivare la protesta, i progetti di esternalizzazione a partire dalla cessione delle carte ratificata dal Consiglio di amministrazione lo scorso 3 agosto. “Noi non siamo dalla parte di un management che continua a fare errori di valutazione, esternalizzando lavoratori e attività senza ritorni economici, distruggendo patrimoni professionali difficilmente recuperabili” spiegano in una nota Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca e Unità Sindacale: “Le contromisure che il management, lautamente pagato, deve intraprendere per far fronte alla crisi devono essere di ben altra natura”.
Per le organizzazioni dei lavoratori non è accettabile “una visione che fa della precarizzazione l’unica soluzione per recuperare e creare capitalizzazione. Conoscenze e professionalità sono presenti in Ubis, il valore è al nostro interno. Abbiamo fatto integrazioni di società e supportato un grande gruppo europeo. Lotteremo per i nostri diritti, per il contratto nazionale, per la contrattazione di secondo livello, lotteremo anche per i colleghi che sono stati già esternalizzati con operazioni che hanno creato disservizi e maggiori costi per UniCredit”.