'92,3% #treni #Lazio puntuali e 71% pendolari soddisfatto. Bene, facciamo di tutto per migliorare qualità vita persone'. Così Nicola Zingaretti in un tweet qualche giorno fa. "È vero che i 140 caratteri di un tweet non possono approfondire sufficientemente nessun tema, ma sorprende quanto sia diversa la realtà che viviamo da quella descritta dal presidente della Regione Lazio". Lo afferma in un comunicato la Cgil di Roma e Lazio.
Pochi giorni prima, il 20 giugno, la Cgil e due sue categorie hanno chiamato, è questa la prima novità, i comitati dei pendolari del Lazio insieme ai lavoratori del settore a discutere in una tavola rotonda con Regione, Roma Capitale, Cotral e Atac. In quella sede, è stato sottoscritto un patto di consultazione permanente tra lavoratori e pendolari. La seconda novità è che è stato posto l'accento su problemi e disservizi che abbassano notevolmente la qualità della vita dei pendolari.
"Le cose non vanno molto bene, tanto che i pendolari e i lavoratori dei trasporti del Lazio chiedono l’apertura dei cantieri per le reti e le stazioni, molti dei quali attivabili in tempi non lunghissimi e con impegni di spesa non eccessivi (parcheggi, barriere architettoniche, biglietterie, servizi igienici, fontanelle con acqua potabile, igiene e sicurezza). E ancora: l’ammodernamento delle linee; l’acquisto di materiale rotabile - o su gomma - moderno; la programmazione dettagliata delle manutenzioni ordinarie e straordinarie; l'eliminazione delle rotture di carico inutili all’esercizio o la loro esecuzione in sicurezza e sulla stessa banchina; l'adeguamento del contratto di servizio sulla base d'indicazioni congiunte lavoratori/pendolari, in particolare per le fermate e le corse soppresse e per lo sconvolgimento degli orari che crea disagi fortissimi alla popolazione", continua il sindacato.
"A tutto ciò, si aggiunge la richiesta pressante di un forte impulso al trasporto su ferro, di una profonda integrazione ferro-gomma e di una regia unica per tutto il trasporto locale nel Lazio. Su queste richieste, i lavoratori e i pendolari chiedono impegni concreti, tempi certi di attuazione e verifiche ufficiali, e non un semplice tweet", conclude la Cgil locale e regionale.