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"Di fronte a simili tragedie le parole, i proclami, le promesse non sono più sufficienti. Il governo, il presidente del Consiglio, deve immediatamente e con tutto il peso e la forza che il nostro Paese è in grado di mettere in campo, chiedere una riunione straordinaria del Consiglio dell’Unione Europea che abbia all’ordine del giorno le risorse e le misure da stanziare e intraprendere per porre fine al nuovo schiavismo che sta avanzando non solo sui mari, ma anche nelle nostre civilissime nazioni europee". Lo afferma il segretario generale della Cgil, Susanna Camusso, commentando la tragedia avvenuta nel canale di Sicilia per la quale si temono 700 morti.
"Non ci possono essere parole - aggiunge - per esprimere il dolore e l’orrore che provoca in tutti noi l’ennesima tragedia avvenuta questa mattina nel Canale di Sicilia. Ci auguriamo che i mezzi di salvataggio possano salvare il più alto numero di persone possibile, ma non c’è dubbio che siamo di fronte al peggiore disastro avvenuto in quel tratto di mare dal dopoguerra a oggi".
Eppure, sottilinea Camusso, "nonostante il ripetersi di avvenimenti così gravi i governi europei e la stessa Unione, latitano e temporeggiano lasciando spazio agli schiavisti del mediterraneo. Quanto avviene e quanto è avvenuto oggi dimostra l’insufficienza dei programmi varati sino ad ora, a cominciare da Triton, e le troppe titubanze e i troppi vincoli che gli Stati europei pongono alla creazione di un vero ed efficiente corridoio umanitario tra nord Africa ed Europa".
"Penso, infine, che un ringraziamento particolare lo dobbiamo alla nostra Marina Militare e alla nostra Guardia costiera che in queste ore, com’è avvenuto in questi mesi, si stanno prodigando per salvare quante più vite umane sia possibile", conclude Camusso.