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Si chiamava Salah Sehmani, aveva 50 anni, e lavorava da circa 10 anni nell'azienda di Salassa (Torino) l'operaio di origine marocchina che ha perso tragicamente la vita, in seguito a un incidente mortale avvenuto stamani presso la Rg Polietilene, un'azienda di rigenerazione di materie plastiche con una trentina di addetti. Mentre sono ancora in corso gli accertamenti delle autorità competenti sulla dinamica dell'incidente, sembra che l'operaio, addetto alla produzione, sia stato investito da una balla di polietilene di 800 chili. Lo afferma il sindacato, in una nota.
La Filctem è vicina alla moglie di Salah Sehmani e ai figli di 11 e 18 anni. Nella stessa azienda, un anno e mezzo fa, un altro operaio era stato vittima di un grave infortunio. "Ancora una volta dobbiamo denunciare l'ennesima vittima sul lavoro nella nostra regione dove, nel corso del 2017, i dati certificati dell'Inail segnalano che gli infortuni mortali sono aumentati del 2,5%. È frustrante, ogni volta, dover ribadire che il cammino per garantire la salute dei lavoratori ed il rispetto del lavoro è ancora lungo, anzi in questi anni si sono fatti passi indietro. La sicurezza sul lavoro è collegata alle condizioni di lavoro, alle leggi esistenti bisogna affiancare risorse adeguate per effettuare i necessari controlli, per rafforzare, dotare di mezzi e personale le strutture dello Stato che hanno il compito di vigilare sulla sicurezza del lavoro. Eppure - prosegue l'organizzazione - ridurre e prevenire gli infortuni sul lavoro è possibile e, a ben vedere, sarebbe anche un risparmio economico per la collettività: meno infortuni vorrebbe dire minore spesa per le strutture sanitarie e assistenziali".