Tanti cittadini insieme ad oltre 30 sindaci abruzzesi, scortati dai vigili del fuoco, dalla polizia di Stato e dai carabinieri, sono da poco partiti dalla villa comunale per raggiungere, attraversando tutta via XX Settembre, la Casa dello studente. In testa i gonfaloni del comune e della provincia dell'Aquila, seguiti poi dai primi cittadini del cratere.

In un clima spettrale i manifestanti per la prima volta a due mesi dal sisma stanno entrando in quella zona rossa vietata ai cittadini sin dai primi giorni. Sui bordi della carreggiata cumuli di macerie dimostrano che i danni provocati dal sisma sono ingenti.

Scopo della manifestazione: chiedere la modifica del decreto legge sul terremoto e dotarlo di risorse concrete per la ricostruzione dell'Aquila e dei comuni interessati dal terremoto del 6 aprile scorso.

"Abbiamo bisogno che il decreto fissi risorse certe
ed immediate e che si passi subito alla fase di puntellamento delle case in centro storico - ha detto la presidente della Provincia dell'Aquila Pezzopane - i Vigili del Fuoco, i nostri angeli custodi, per poter lavorare e poterci proteggere hanno bisogno di fondi per poter lavorare".