"Nel Febbraio di quest'anno, all'indomani della scelta di Poste Italiane di cancellare nella Provincia di Terni 6 sportelli, oltre al ridimensionamento di altri 4, intervenimmo pubblicamente verso le Amministrazioni locali al fine di scongiurare qualsiasi taglio di servizi così importante per tanta parte di popolazione, in particolare quella anziana". Così in una nota lo Spi Cgil di Terni, insieme alla Lega Spi Colleluna Valserra.
"Anziani che ora saranno costretti a mille peripezie per assolvere le proprie commissioni", continua lo Spi, che considera gli uffici postali "luoghi anche di socialità: basti pensare ai giorni in cui si riscuote la pensione, quando per tanti pensionati e pensionate quel momento diventa un motivo per incontrarsi e ritrovarsi".
"Si tagliano servizi così importanti per le persone più deboli, spesso donne, spesso sole, esclusivamente per una politica di risparmio (tutta da verificare) - attacca ancora il sindacato dei pensionati ternani - Tra l'altro un conto è la soppressione di un servizio, altra cosa è razionalizzare quel servizio!".
"Chiediamo di nuovo alle Amministrazioni locali interessate, di farsi carico del disagio che la scelta di Poste Italiane provocherà alla nostra comunità - conclude la nota dello Spi Cgil - rimaniamo del parere che la difesa dei diritti di tanti cittadini possa significare anche una fruizione certa di servizi essenziali. Chi può, deve intervenire in maniera risoluta verso quei ragionieri che solo di conti rispondono".
Terni: Spi Cgil, preoccupa chiusura uffici postali
2 settembre 2015 • 00:00