“Sono passati 34 anni dal 2 agosto 1980, quando l'esplosione di una bomba causò la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200 alla stazione di Bologna. Il dolore e la rabbia per ‘l’impresa più criminale che sia accaduta nella storia d’Italia’, come la definì l'allora presidente della Repubblica Sandro Pertini, sono impressi in modo indelebile nella memoria collettiva di tutti noi”. Così il segretario confederale, Gianna Fracassi, presente oggi a Bologna, in rappresentanza della Cgil nazionale, in occasione del XXXIV anniversario della strage alla stazione di Bologna.
“Allo stesso tempo, però, - prosegue la dirigente sindacale - continua ad accompagnarci la forte determinazione nel chiedere che sia fatta luce su gli aspetti ancora oscuri di questa orrenda strage. Il 2 agosto 1980 rappresenta, infatti, per il nostro paese, una ferita, resa ancora più profonda dal fatto che a distanza di tanti anni, ancora sono sconosciuti i reali mandanti di quell'atto terroristico”.
“La ricerca della verità - aggiunge Fracassi - non può cessare: lo si deve alle vittime e ai loro familiari, lo si deve al nostro paese e alle giovani generazioni che devono poter leggere la nostra storia recente senza omissioni o punti oscuri”.
“Commemorare questa giornata e ricordare le vittime innocenti - sottolinea il segretario della Cgil - significa anche rinnovare l'impegno della nostra organizzazione contro il terrorismo e la violenza, in difesa della democrazia e della libertà”.
“La Cgil tutta rinnova la partecipazione e la vicinanza ai familiari delle vittime della strage di Bologna”: conclude Fracassi
Strage di Bologna: Cgil, la ricerca della verità non può cessare
2 agosto 2014 • 00:00