La crisi della Stampi Group di Monghidoro (Bologna) arriva al ministero dello Sviluppo economico. Si tiene infatti oggi (martedì 23 luglio) a Roma, alle ore 12, un incontro tra governo, Regione Emilia Romagna, sindacati (Cgil, Cisl e Uil) nazionali e territoriali e il liquidatore dell'azienda Roberto Dossena. La società di stampaggio di materie plastiche, che occupa 84 lavoratori, è in liquidazione. Da ben 157 giorni i dipendenti presidiano i cancelli dell'impresa per impedire che qualcuno possa entrare nello stabilimento e portare via i macchinari. Inoltre, da febbraio non percepiscono più gli stipendi e lamentano arretrati anche nei versamenti dei contributi pensionistici e del Tfr.

La Stampi Group è proprietà dell’imprenditore lodigiano Elvio Turchetto: nel 2012 acquistò l’impianto lasciato vuoto dalla multinazionale Kemet, assumendo gradualmente i 96 ex dipendenti della società americana, anche usufruendo di incentivi economici da parte della multinazionale per ogni assunzione. La produzione partì nel 2013, ma già dall’anno seguente retribuzioni e versamenti del Tfr iniziarono a non arrivare più con regolarità. Questione poi esplosa a metà 2015, con i successivi interventi di cassa integrazione e contratti di solidarietà. Fino ad arrivare al febbraio scorso, quando gli 84 lavoratori hanno ricevuto il loro ultimo stipendio.

Il timore dei lavoratori, spiega la Fiom Cgil aziendale, è che “la proprietà voglia trasferire anche la produzione a Lodi (ndr, dove c'è la sede commerciale della Stampi Group), che portino via i macchinari e che quindi spoglino letteralmente la fabbrica. Non ci arrenderemo finché non vedremo riconosciuti i nostri diritti. Oltre a non percepire lo stipendio, non abbiamo potuto contare neanche sugli ammortizzatori sociali”.

L'unica soluzione possibile sembra essere quella della vendita dell'azienda, ma né i numerosi tavoli istituzionali fin qui convocati né gli incontri che in tale sede si sono tenuti con possibili acquirenti hanno portato buone notizie. Ai lavoratori della Stampi Group, intanto, sono arrivati 80 mila euro da parte dei sindacati, come gesto di solidarietà concreta, sotto forma di anticipo della sottoscrizione avviata da Cgil, Cisl e Uil a sostegno dei dipendenti mediante un conto corrente alimentato dalla trattenuta in busta paga di 10 euro per i lavoratori delle imprese che vorranno partecipare. Per chiunque volesse contribuire, l'Iban è IT2500638502406100000006068, mentre la causale è “Solidarietà e sostegno ai lavoratori Stampi Group”.